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Papa Francesco scrive ai neo cardinali, il titolo “servo” offuschi sempre più quello di “eminenza”.

Una lettera basata su un testo del poeta argentino Francisco Luis Bernárde

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Una breve lettera con qualche indicazione per i nuovi cardinali, datata 6 ottobre e firmata "fraternamente" da Papa Francesco è stata pubblicata oggi.

"Caro fratello, con la creazione a cardinale entrerai a far parte del clero di Roma. Benvenuto!" Scrive il Papa e spiega che questa appartenenza "esprime l’unità della Chiesa e il legame di tutte le Chiese con questa di Roma".

Poi prende spunto da un poeta argentino Francisco Luis Bernárdez, che  descriveva San Giovanni della Croce: “occhi alti, mani unite, piedi nudi”.

E scrive: Occhi alti, perché il tuo servizio richiederà di allungare lo sguardo e dilatare il cuore, per poter guardare più lontano e amare più universalmente con maggiore intensità. Entrare alla scuola del Suo sguardo (Benedetto XVI) che è il costato aperto di Cristo.

Mani giunte, perché ciò di cui la Chiesa ha più bisogno - insieme all’annuncio - è la tua preghiera per pascere bene il gregge di Cristo. La preghiera, che è l’ambito del discernimento per aiutarmi a ricercare e trovare la volontà di Dio per il nostro popolo, e seguirla.

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Piedi nudi, toccando la durezza della realtà di tanti angoli del mondo frastornati dal dolore e dalla sofferenza per la guerra, la discriminazione, la persecuzione, la fame e molte forme di povertà che esigeranno da Te tanta compassione e misericordia".

Infine il grazie del Papa e la preghiera "affinché il titolo di “servo” (diacono) offuschi sempre più quello di “eminenza”."