Roma , lunedì, 7. ottobre, 2024 16:00 (ACI Stampa).
Una collezione unica di testi francescani come la più antica copia del Cantico delle Creature di san Francesco, a 800 anni dalla stesura del testo considerato tra i primi scritti poetici in volgare italiano. Saranno esposti , per la prima volta a Roma al Museo di Roma a Palazzo Braschi. Si tratta di manoscritti e libri del Fondo antico della Biblioteca Comunale di Assisi, conservati presso il Sacro Convento della città umbra.
Fino al 6 gennaio del 2025 la mostra “Laudato sie: Natura e Scienza. L’eredità culturale di Frate Francesco” sarà un inedito sguardo sul mondo culturale e scientifico francescano che, grazie ai rari e preziosi manoscritti medievali e agli antichi testi a stampa esposti, permette al visitatore di compiere un viaggio che lo porta a varcare la soglia del Medioevo fino all’età moderna.
“Il Cantico di Frate Sole di san Francesco è un’essenza odorosa, un condensato di profumo distillato e prezioso, che esprime insieme - con rara armonia - bellezza e fede, rispetto e contemplazione, forza e dolcezza, Dio, l’umanità e il mondo". Padre Marco Moroni, Custode del Sacro Convento di Assisi spiega che "la cultura moderna ha spesso scelto tra i suoi fondamenti l’affermazione dell’uomo, rispetto a Dio, al creato, alla donna, ad altri esseri umani … Francesco invece è maestro nello scoprire che la grandezza di ognuno è nell’essere parte unica e insostituibile di questa grande orchestra che è il mondo, la Casa comune come ci ha insegnato a dire Papa Francesco. Celebrare gli 800 anni del Cantico di Frate Sole e il sapere che da questo nei secoli è promanato, sia dunque fermento per sviluppi culturali, scientifici e tecnologici che non solo rispettino l’integrità del Creato e della vita umana, ma che li promuovano in maniera sapiente ed efficace”.
La struttura della mostra prevede anche due sale immersive: una all’inizio del percorso espositivo Laudato sie: lo stupore riconoscente di fronte al Creato dedicata al Cantico di Frate Sole, e l’altra Cum tucte le tue creature, posta al termine della visita, dove le immagini delle piante, animali e uomini e i significati a loro attribuiti, consentono di riconnettersi a una visione “integrale” del mondo che ci circonda.
La sala L’ispirazione delle origini: Bibbia, teologia e filosofia mostra come i francescani si siano dedicati con passione allo studio della Bibbia e delle opere filosofiche antiche; nella sezione I francescani e il sapere enciclopedico si può comprendere quale sia stato il desiderio che ha mosso alcuni eruditi dell’Ordine a cercare un modello universale del sapere. Dalla quarta sezione, Sora luna e le stelle: l’astronomia, in poi, lo sguardo si va restringendo, focalizzandosi sulle singole scienze, astronomia, matematica, fisica, chimica, medicina. Nella sala Del numero e della visione: matematica e ottica si comprende il valore che i francescani, ben prima dell’affermarsi della visione scientifica del mondo, attribuirono alla matematica e alla scienza della luce. Nel mondo tutto è in movimento: la fisica sono esposti i più antichi manoscritti che testimoniano l’influenza delle teorie aristoteliche sui maestri delle università medievali, tra i quali molti dotti francescani.