Ricorre, lunedì 7 ottobre, il primo anniversario dell’attacco terroristico di Hamas in Israele che ha fatto esplodere una guerra che da un anno coinvolge la Terra Santa con migliaia di morti e feriti. Per questa giornata papa Francesco, aprendo l’Assemblea del Sinodo, ha annunciato una Giornata di preghiera e di digiuno per la pace nel mondo. Il Pontefice inoltre domani si recherà in visita nella Basilica di Santa Maria Maggiore per elevare alla Madonna “Salus Popoli Romani” una supplica di pace. Un momento di preghiera forte per la quale ha chiesto a tutti i padri sinodali di partecipare. Un appello accolto subito dalla Conferenza Episcopale Italiana che attraverso i membri della presidenza ha invitato le comunità a unirsi alla preghiera del Rosario di domenica 6 ottobre e a vivere la giornata di preghiera e di digiuno del 7 ottobre. “Ogni giorno aumentano i pezzi di questa guerra mondiale che si abbatte su diversi popoli e numerosi luoghi, spesso dimenticati. Non dobbiamo stancarci di chiedere che tacciano le armi, di pregare perché l’odio faccia spazio all’amore, la discordia all’unione. È tempo di fermare la follia della guerra: ognuno è chiamato a fare la propria parte, ognuno sia artigiano di pace”, ha detto il presidente dei vescovi italiani, il card. Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna. E in vista di queste due giornate l’Ufficio Liturgico Nazionale della Cei ha preparato dei materiali per l’animazione liturgica. “Sentiamo il peso degli orrori della guerra e delle campagne di odio che lacerano la convivenza umana in tante regioni del mondo. Con piena fiducia – si legge nel sussidio per la recita del Santo Rosario - e filiale abbandono volgiamo lo sguardo verso Maria, la Madre del Principe della Pace, perché accolga il nostro anelito di pace!”. Si pregherà “per la pace nel mondo: si spengano i fuochi di guerra che sconvolgono popoli e nazioni e si rinnovi in tutti la consapevolezza di una fraternità universale”; “per tutti i popoli oppressi dalla guerra: non perdano la speranza di un futuro di pace e con l’aiuto della diplomazia internazionale vedano sorgere nuove vie di dialogo” e “per i governanti: non cedano alla tentazione della violenza e della sopraffazione, ma perseguano scelte per custodire la pace e far crescere il bene comune”. In tutte le diocesi ci si ritroverà a pregare con le intenzioni per la pace predisposte dalle Cei con veglie di preghiera, momenti di riflessione, etc. A Siena lunedì il Rosario della pace con il card. Paolo Lojudice, arcivescovo di Siena-Colle di Val D’Elsa-Montalcino e vescovo di Montepulciano-Chiusi-Pienza, che chiede che in ogni comunità e parrocchia si preghi il Rosario invocando “l’intercessione della Santa Madre di Dio perché al nostro mondo sia concessa la pace”, spiega la diocesi in una nota nella quale informa che lo stesso porporato presiederà il Rosario nella chiesa della Santissima Annunziata in Piazza del Duomo a Siena, alle ore 19,30 chiedendo alle associazioni, ai gruppi di preghiera e ai movimenti di unirsi “in presenza con lui, preparando invocazioni e intenzioni che verranno lette durante il Rosario”. Nella diocesi di Udine l'arcivescovo Riccardo Lamba presiederà la preghiera del Santo Rosario a Udine, lunedì 7 ottobre, nella Basilica della Beata Vergine delle Grazie. Nel suo messaggio alla Chiesa udinese il presile invita a pregare anche “nelle case, nei luoghi di cura e nelle comunità locali”. “Ce n’è bisogno – ha scritto Lamba in un messaggio alla diocesi -  soprattutto in quest’ora drammatica della nostra storia, mentre i venti di guerra e i fuochi della violenza continuano a sconvolgere interi popoli e Nazioni. Anche la nostra Chiesa udinese, che ha conosciuto bene la tragedia delle guerre nel secolo scorso, aderisce a questo appello del Papa”. Quanti non potranno essere fisicamente presenti “si uniranno a noi spiritualmente dalle loro case, dai luoghi di cura e dalle loro comunità locali”. A Trieste il vescovo Enrico Trevisi invita tutta la diocesi ad unirsi nell’invocare la pace, per intercessione di Maria. “Ogni parrocchia della nostra Diocesi, domenica 6 ottobre, organizzerà la recita del Santo Rosario, chiamando alla partecipazione tutti i fedeli. Chi non avesse la possibilità di partecipare in parrocchia, potrà unirsi al Rosario con il Papa, che sarà trasmesso in diretta, alle ore 17.00, da TV 2000 e dai media vaticani”, spiega la diocesi. Il presule “estende inoltre l'invito affinché lunedì 7 ottobre, primo anniversario dell'attacco terroristico di Hamas a Israele, ciascuno viva una giornata di preghiera e di digiuno per la pace nel mondo. Un invito che rivolge in particolare alle famiglie, per vivere questa esperienza con partecipazione anche nella dimensione domestica”. Anche la diocesi di Fiesole si unisce a questa giornata. Il vescovo Stefano Manenti suggerisce “di invitare i fedeli per il Rosario alle ore 20 (per significare il digiuno) di lunedì”.

Il vescovo domenica 6 ottobre presiederà dunque il Santo Rosario alle 17 nella Basilica di Città Alta e, alle 18, la celebrazione eucaristica per la pace in Cattedrale. Sul sito della Diocesi saranno poi disponibili i testi per l’animazione dei due momenti, predisposti dalla Cei.