Advertisement

Diario del Sinodo, entrano in scena i Circoli Minori

Dopo la Messa inaugurale e la prima congregazione generale, la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi entra nel vivo. Questa mattina si è svolta la prima Sessione dei Circoli Minori

La conferenza stampa |  | Daniel Ibanez CNA La conferenza stampa | | Daniel Ibanez CNA

Dopo la Messa inaugurale e la prima congregazione generale, la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi entra nel vivo. Questa mattina si è svolta la prima Sessione dei Circoli Minori.

Il Cardinale Jean-Claude Hollerich, Relatore Generale, in apertura dei lavori ha ricordato che l’attenzione si sarebbe focalizzata sulla prima Sezione dell’Instrumentum laboris, intitolata «Fondamenti».

“Nella struttura dell’Instrumentum laboris questa Sezione – ha detto il porporato gesuita - ha uno statuto diverso dalle tre parti che seguono. Senza avere l’ambizione di essere un trattato di ecclesiologia sinodale, «cerca di delineare i fondamenti della visione di una Chiesa sinodale missionaria, invitandoci ad approfondire la comprensione del mistero della Chiesa». Raccoglie la consapevolezza che in questi anni si è andata consolidando e in particolare le convergenze che lo scorso anno abbiamo riconosciuto ed espresso nella Relazione di Sintesi”.

Il Cardinale Hollerich ha poi precisato che “non si tratta di riaprire il dibattito su quanto abbiamo già approvato lo scorso anno, ma di prendere il tempo necessario per riappropriarcene e collocarci all’interno di un orizzonte. Nello scambio potranno emergere nuove intuizioni, o magari idee per una migliore formulazione dei contenuti. Sono benvenute e rappresenteranno un contributo alla stesura del Documento finale”.

Oggi si è anche svolta la prima conferenza stampa di questa seconda sessione della XVI Assemblea generale ordinaria.

Advertisement

Ai presenti è stata comunicata la decisione di fare un punto stampa quotidiano, inoltre è stato precisato che la recita del Rosario con il Papa a Santa Maria Maggiore per l’ottenimento della pace è stata fissata per domenica 6 alle ore 17.

Tornando al Sinodo sono intervenuti Padre Giacomo Costa, S.I., Segretario Speciale della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi; Monsignor Riccardo Battocchio, Segretario Speciale; Suor Maria de los Dolores Palencia Gómez, C.S.J., Presidente Delegato; Monsignor Daniel Ernest Flores, Presidente Delegato e Paolo Ruffini, Prefetto del Dicastero per la Comunicazione e Presidente della Commissione per l’Informazione.

Padre Costa è tornato sulle modalità di svolgimento dei lavori sinodali – che ad onor del vero sembrano, almeno agli occhi di un osservatore esterno, abbastanza fumose e barocche – mentre Monsignor Battocchio si è concentrato sulla veglia penitenziale che si è svolta alla vigilia dell’avvio dei lavori sinodali. Una celebrazione che “ha dato tono a tutto il lavoro dell’assemblea, non è stata solo una celebrazione ma ha indicato stile e consapevolezza di ciò che significa essere Chiesa consapevole del peso del peccato”. Monsignor Battocchio ha poi rilevato che in questa fase del Sinodo “i teologi che hanno lavorato dalla fese preparatoria, avranno ora maggiore visibilità perché il loro servizio è importante nel riflettere sui contributi che sono arrivati e saranno preziosi per un ascolto attento, una operazione di intelligenza teologica su quanto emergerà per poi arrivare a stendere il testo finale”.

Suor Maria de los Dolores Palencia Gómez ricopre la funzione di Presidente delegato, un incarico che in passato era solitamente riservato ai cardinali. La religiosa messicana, rispondendo alle domande dei giornalisti, è tornata sul ruolo delle donne. “Io credo – ha detto - che l’esperienza di quest’anno abbia mostrato che siamo in cammino e come questo cammino stia dando frutto, il ruolo delle donne è riconosciuto sempre più in una chiesa sinodale, ci si potrà aprire a nuove esperienze per andare in profondità”.