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Sinodo 2024, le donne che sono esempio di diaconia? Da Giovanna D'Arco a Maria Montessori

Le relazioni dei Gruppi di studio su questioni emerse nella prima sessione del Sinodo

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Una specie di sinodo nel sinodo. Si tratta dei gruppi di studio, dieci, che dovevano studiare alcuni temi specifici e che ieri hanno presentato alla Assemblea le loro relazioni. Un po' deludenti a dire il vero. In primo luogo perché non è chiaro che importanza abbiano ai fini di un possibile documento post sinodale, e poi perché non prospettano nulla di nuovo. Tranne forse in un paio di casi. Il ruolo delle donne nella Chiesa e il compito dei vescovi . Proprio sul senso della "sinodalità" episcopale, di cui ha parlato anche il Papa, si concentra di fatto la relazione della Commissione Canonistica del Sinodo. I consigli pastorali, il loro ruolo, il rapporto con i vescovi, la sindalità deliberativa, sono i temi affrontati. Ma non risolti. L'ipotesi è delle pubblicazione di una "istruzione", ma non si conosce la tempistica. E quale sarà l'apporto del Papa?

Altro tema amato dai media quello del ruolo delle donne. Il no al Ministero diaconale nella relazione del gruppo dedicato alla questioni teologiche e canoniche di alcune forme di Ministero è chiaro, anche se si parla di ulteriori approfondimenti nonostante le due commissioni e il no del Papa. Ma più che di diaconato ministeriale si parla di un diaconato che si può definire pastorale. E arriva un elenco di sante e laiche anche non credenti che lo avrebbero esercitato. Eccole: "Matilde di Canossa con il suo energico sostegno al papato; Ildegarda di Bingen con le alte manifestazioni della sua multiforme intelligenza, la sua amministrazione della comunità monastica e la sua intensa attività pastorale; Brigida di Svezia con la sua costante preoccupazione per i più poveri; Caterina da Siena con la sua impavida parresia evangelica; Giovanna d'Arco con il suo generoso impegno per il suo popolo; Teresa d'Avila con il suo contributo alla Riforma Cattolica e alla mistica; Juana Inés de la Cruz e la sua influenza politica e letteraria; Mama Antula e il suo instancabile desiderio di educare e predicare; Elizabeth Ann Seton e il suo impegno per l'educazione delle giovani donne; Maria Montessori e la sua lungimirante ispirazione educativa; Armida Barelli e il suo grande impegno per il laicato cattolico; Dorothy Day e il suo impulso sociale profetico; Madeleine Delbrêl e la sua profonda spiritualità mistica; e molti altri che hanno dato un contributo significativo alla vita del popolo di Dio".

Gli altri gruppi presentano spunti interessanti come quello dedicato al ruolo dei Rappresentanti Pontifici in prospettiva sinodale missionaria, o alla revisione della Ratio Fundamentalis Institutionis Sacerdotalis in prospettiva sinodale missionaria.

Prevedili i temi della attenzioni ai poveri e all' ecumenismo. Da leggere anche la relazione dedicata  alla revisione, in prospettiva sinodale e missionaria, dei documenti che disciplinano le relazioni fra Vescovi, Vita consacrata, Aggregazioni ecclesiali, alla luce dei molti cambiamenti che il Papa ha imposto a diversi movimenti e aggregazioni.

Interessante, anche se non sembra innovativo, anche il rapporto del gruppo dedicato ai Criteri teologici e metodologie sinodali per un discernimento condiviso di questioni dottrinali, pastorali ed etiche controverse. Si ribadisce che non "Non si tratta di proclamare e applicare principi dottrinali astrattamente enunciati, ma di abitare vitalmente l’esperienza della fede". Un principio caro a Papa Francesco.

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E la Segreteria del Sinodo oggi ha chiarito che i "gruppi sono chiamati a favorire l’effettiva partecipazione di tutti i membri, ma anche che essi sono chiamati a restare aperti a una partecipazione più ampia, quella dell’intero Popolo di Dio".

Insomma gli argomenti di studio possono ancora essere argomenti del Sinodo e anche della Chiesa fino a giugno 2025. 

Sarà la Segreteria Generale del Sinodo secondo un metodo "sinodale" araccogliere il materiale che le verrà inviato, trasmettendolo di
volta in volta al Gruppo o ai Gruppi interessati.

Nel complesso questa prima tappa sinodale sembra più ricca di parole che di fatti, o anche di reali proposte. Ma siamo solo all'inizio di questa seconda sessione  consultiva che dovrebbe aprire una nuova fase operativa e appunto sinodale. Qualunque cosa voglia davvero dire.