Città del Vaticano , lunedì, 30. settembre, 2024 19:00 (ACI Stampa).
L’arcivescovo australiano di Perth, Timothy monsignor Timothy Costelloe, ha tenuto l’omelia della Messa celebrata nella Basilica di San Pietro al termine della prima giornata del ritiro in preparazione della seconda sessione della XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi.
Gesù, ha detto nell’omelia, ci insegna pazienza, sensibilità e compassione nelle relazioni, per una Chiesa davvero sinodale.
Ha sottolineato come nei giorni a venire, lui e gli altri 367 partecipanti al Sinodo, confrontandosi “con la questione di come essere una Chiesa sinodale in missione”, dovranno tenere gli occhi su Cristo.
L’arcivescovo Costelloe ricorda che Papa Francesco chiama tutti i partecipanti all’Assemblea, ad “essere, insieme, una Chiesa Sinodale in Missione”. E che dopo aver compreso più profondamente il significato della sinodalità nel cammino finora percorso, ora “ci viene chiesto di riflettere non tanto su cosa sia la sinodalità, ma piuttosto su come viverla a ogni livello della vita della Chiesa”.
Il Vangelo ci mostra, nelle relazioni che Gesù ha, “come sono veramente gli incontri profondamente umani”. Vediamo, sottolinea Costelloe, “la pazienza infinita che Gesù dimostra verso coloro, specialmente i suoi discepoli più vicini, che continuamente non lo comprendono e che così spesso lo deludono”. Ma anche la “straordinaria sensibilità” che mostra “verso coloro che sembrano essere oppressi dal peso del proprio peccato, e di come quella sensibilità li liberi”. E infine la sua “compassione per coloro che sono persi o confusi o spinti ai margini, e di come quella compassione restituisca loro la speranza”.