Città del Vaticano , lunedì, 30. settembre, 2024 11:00 (ACI Stampa).
La situazione di guerra in Libano mette a rischio la presenza dei Patriarchi cattolici orientali del Libano alla seconda sessione del Sinodo sulla sinodalità in Vaticano.
I Patriarchi cattolici orientali partecipano ai Sinodi ex officio, e secondo l'elenco dei partecipanti alla seconda sessione della XVI Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi, pubblicato dal Segretario Generale del Sinodo, dovrebbero partecipare i Patriarchi della Chiesa cattolica siriaca Ignace Youssef III Younan, della Chiesa cattolica melchita Youssef Absi e della Chiesa cattolica armena Raphaël Bedros XXI Minassian.
Dalla lista è assente il Patriarca maronita, il cardinale Bechara Boutros Rai, le cui ragioni non sono state chiarite ufficialmente.
ACI MENA, partner della CNA per le notizie in lingua araba, ha chiesto se i Patriarchi partecipanti si recheranno a Roma nelle attuali circostanze. Il vescovo Flaviano Rami Al-Kabalan, procuratore del Patriarcato siro-cattolico presso la Santa Sede, ha affermato che Younan “dovrebbe arrivare a Roma”, il che significa che il Patriarca siriaco non ha cambiato i suoi piani. Il Patriarcato melchita ha confermato che Absi “sarà in Vaticano - se le condizioni dell'aviazione lo permetteranno”. Charbel Bastoury, responsabile delle relazioni pubbliche del Patriarcato armeno-cattolico, ha confermato la partecipazione di Minassian, che comunque avverrà, ha detto: “dopo che Sua Beatitudine sarà stato rassicurato sulla situazione nel Paese, il che significa che potrebbe arrivare in ritardo”.
I Patriarchi cattolici orientali sono solitamente conservatori quando si tratta di questioni controverse come l'ordinazione sacerdotale delle donne e le unioni tra persone dello stesso sesso. Nessuno dei tre patriarchi partecipanti citati ha sostenuto pubblicamente cambiamenti nell'insegnamento della Chiesa.