Bruxelles , sabato, 28. settembre, 2024 9:00 (ACI Stampa).
Più di due ore di incontro, con 17 vittime di abusi sessuali, nella nunziatura di Bruxelles. Dopo aver esclamato a gran voce la vergogna per gli abusi nella Chiesa nel discorso al corpo diplomatico, nella sera del 27 settembre Papa Francesco ha compiuto l’atteso incontro con le vittime di abusi in Belgio.
Inizialmente un gruppo di 15 persone, sono diventate poi 17. La Sala Stampa della Santa Sede ha comunicato nella tarda serata che “nel corso dell’incontro, durato più di due ore, i partecipanti hanno potuto portare al Papa la propria storia e il proprio dolore ed espresso le proprie attese riguardo l’impegno della Chiesa contro gli abusi”.
Ancora, la Sala Stampa della Santa Sede metteva in luce che “il Papa ha potuto ascoltare e avvicinarsi alla loro sofferenza, ha espresso gratitudine per il loro coraggio, e il sentimento di vergogna per quanto da loro sofferto da piccoli a causa dei sacerdoti a cui erano affidati, prendendo nota delle richieste a lui rivolte per poterle studiare”.
L’incontro è iniziato con circa quindici minuti di ritardo, ma è terminato quasi due ore dopo, poco prima delle 21 del 27 settembre. Era previsto che ogni vittima avesse un momento a tu per tu con Papa Francesco di circa tre minuti, ma in realtà il tempo impiegato è stato molto di più.
La Chiesa in Belgio ha da tempo dovuto affrontare il dramma degli abusi. Ci sono state due commissioni di inchiesta dedicate alle vittime di abusi, una nel 2010 – 2011 e una nel 2023 – 2024. Quest’ultima ha prodotto circa 137 raccomandazioni, tra le quali quella di creare una commissione speciale per valutare le eventuali irregolarità nell’Operazione Calice, la spettacolare azione di polizia che nel 2010 arrivò a scoperchiare le tombe degli arcivescovi emeriti di Bruxelles.