Berlino , venerdì, 27. settembre, 2024 14:00 (ACI Stampa).
«I tassi di natalità sono in calo, quelli dell’aborto in aumento». Sotto l’ombra nera di questo commento di Alexandra Linder, Presidente dell’Associazione federale per il diritto alla vita, si è svolta sabato scorso 21 settembre la ventesima edizione della Marcia per la Vita a Berlino e Colonia. «Scendiamo in piazza per difendere il diritto alla vita di ogni essere umano dal concepimento alla morte e l’obbligo di tutti noi di proteggere questo diritto e le persone», ha detto ancora la Linder.
Secondo gli organizzatori all’edizione berlinese hanno partecipato circa 4.000 persone (2.000 secondo la Polizia), mentre circa 3.500 hanno marciato per il diritto alla vita a Colonia. Tanti striscioni e cartelli hanno accompagnato la marcia pacifica dei dimostranti: «La vita è bella»; «Io sono speciale»; «Oggi celebriamo la vita».
Massicce contromanifestazioni a favore dell’aborto e dell’autodeterminazione sessuale delle donne hanno caratterizzato entrambe le manifestazioni. A Berlino, secondo i dati forniti dalla Polizia, 420 persone si sono radunate per protestare contro la Marcia per la Vita. Sedici sono addirittura salite sul palco allestito presso la porta di Brandeburgo disturbando il regolare svolgimento della manifestazione pro vita. A Colonia, dove mancano i dati sui numeri dei “disturbatori”, i due gruppi di manifestanti sono rimasti divisi e non sono mai entrati in contatto. Il percorso della Marcia è stato cambiato in consultazione con le Forze dell’Ordine, poiché i contro-dimostranti stavano bloccando il ponte Deutz. Senza lasciarsi dissuadere, i manifestanti della Marcia hanno attraversato il Reno sul ponte Severinsbrücke, scandendo allegramente il motto “We love life”. Alle 14.50 circa, la folla si è fermata: 50 contro-dimostranti si sono seduti e sono rimasti in piedi alla fine del ponte. Il grande contingente di polizia ha sgomberato il blocco in circa 20 minuti. Dopo una deviazione attraverso la Bundesstraße 55, i manifestanti sono tornati al punti di partenza e hanno potuto attraversare il ponte Severinsbrücke.
Numerosa la presenza di presuli alla Marcia. Oltre al vescovo di Ratisbona Rudolf Voderholzer e al vescovo ausiliare Dominikus Schwaderlapp di Colonia, hanno partecipato alla Marcia anche il vescovo Gregor Maria Hanke OSB di Eichstätt, il vescovo ausiliare di Berlino Matthias Heinrich, il vescovo ausiliare Florian Wörner di Augusta e il vescovo ausiliare Josef Graf di Ratisbona.
In un video della diocesi di Regensburg il vescovo Voderholzer ha ammesso di tenere sempre libero nella sua agenda il terzo sabato di settembre, proprio per partecipare alla Marcia: «È un’occasione per alzare la voce nella solidarietà ecumenica come cristiani, ma anche come cittadini. Stiamo difendendo il diritto alla vita di chi non è ancora nato – ha detto ancora il presule - e di chi non può più parlare. Non siamo contro nessuno, siamo per la vita. La nostra fede cristiana ci dà anche una motivazione speciale, perché possiamo essere fermamente convinti che ogni vita umana ha un valore infinito ed è amata da Dio».