Città del Vaticano , mercoledì, 25. settembre, 2024 13:00 (ACI Stampa).
“Sono contento di sapere che avete dato vita, con il Vescovo di Assisi e gli altri promotori da me incaricati, alla “Fondazione The economy of Francesco”. Dai vostri ideali è nata un’istituzione. Essa è importante perché servirà a sostenere gli ideali; e voi ne sarete non solo beneficiari, ma protagonisti, assumendo i compiti a voi assegnati con entusiasmo e senso di disponibilità” con queste parole Papa Francesco ha salutato stamane la delegazione di “Economy of Francesco” ricevuta in udienza nell’auletta Paolo VI in Vaticano.
Nel suo discorso, Papa Francesco ha ringraziato la comunità di “Economy of Francesco” “per aver preso sul serio” il suo invito a “ri-animare l’economia, e per aver accolto le indicazioni che vi ho consegnato in occasione dei vostri convegni annuali. Esse si inseriscono nel quadro della dottrina sociale della Chiesa e, in ultima analisi, hanno la loro radice nel Vangelo”. E poi, ha continuato: “Ora comincia per voi una nuova fase. Bisogna che questa vostra bella realtà cresca, si rafforzi, arrivi a sempre più giovani, e porti i frutti tipici del Vangelo e del bene”.
Il Santo Padre, sempre attento ai temi dell’economia, ha poi fatto riferimento a San Francesco d’Assisi, “figlio di un mercante” che “conosceva i pregi e i difetti” del mondo economico. Ha così esortato ad amare “l’economia”, ad amare “concretamente i lavoratori, i poveri, privilegiando le situazioni di maggiore sofferenza”.
Cita anche il Beato Giuseppe Toniolo, economista e sociologo italiano da annoverare tra i protagonisti del movimento cattolico italiano di fine ‘800, che ha scritto che chi salverà davvero la società, “non sarà un diplomatico, un dotto, un eroe, bensì un santo, anzi, una società di santi”.
Infine, focalizza l’attenzione su tre parole-chiave: “essere testimoni, non avere paura, sperare senza stancarsi”. Essere testimoni: “Se volete che altri giovani si avvicinino all’economia con i vostri ideali, quelli che abbiamo sottoscritto, io e voi, nel Patto di Assisi del 24 settembre 2022, sarà la vostra testimonianza di vita ad attrarli. Siate coerenti – la coerenza è una cosa che non va di moda! – nelle vostre scelte”. Seconda parola: “Non avere paura. Vi ripeto quanto ho detto ai giovani alla GMG di Lisbona: “non siate amministratori di paure, ma imprenditori di sogni”. Portare avanti i sogni. C’è tanto da fare, bisogna osare nuove parole: i cristiani lo hanno sempre fatto, non hanno mai avuto paura del nuovo”. L'ultima, la terza: “Sperare senza stancarsi. Lo so che non è facile proporre una nuova economia in uno scenario di nuove e antiche guerre, mentre prospera l’industria delle armi togliendo risorse ai poveri” E aggiunge: “Forse a volte avete l’impressione di “lottare contro i mulini a vento”. Allora ricordiamo quello che Gesù diceva ai discepoli: “Non abbiate paura””.