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Papa Francesco: "La lotta contro la criminalità rimane una delle sfide più importanti per la comunità internazionale"

Il Messaggio di Papa Francesco ai partecipanti al Convegno sull’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, , organizzato dalla Pont. Accademia delle Scienze Sociali

Papa Francesco | Papa Francesco | Credit Vatican Media Papa Francesco | Papa Francesco | Credit Vatican Media

Papa Francesco invia un Messaggio ai partecipanti al Convegno sull’uso sociale dei beni confiscati alle mafie, organizzato dalla Pontificia Accademia delle Scienze Sociali. L’assise si svolge nella giornata di oggi e di domani, 20 settembre. 

Al centro del messaggio c’è la criminalità organizzata transnazionale: "a questa - si legge nel Messaggio - non c’è altro rimedio che avere la volontà politica di affrontare un problema globale con una reazione globale, come sottolineato dall’allora Segretario Generale delle Nazioni Unite, Kofi Annan, nella prefazione alla Convenzione di Palermo e ai suoi protocolli”. Il Messaggio continua con un’analisi della criminalità organizzata “che sta emergendo come un gruppo strutturato" che "agisce congiuntamente per commettere reati al fine di ottenere un vantaggio  materiale o economico”. Sottolinea, poi, la sua “vocazione transnazionale”: “copre tutti i principali traffici”. 

La lotta contro la criminalità rimane “una delle sfide più importanti per la comunità internazionale poiché la rappresenta, insieme  con il terrorismo, la più importante minaccia non militare contro la sicurezza di ogni nazione e la stabilità economica internazionale”. Papa Francesco ricorda sempre nel Messaggio le tante vittime di questo enorme e brutto male: “Non è né possibile né tollerabile dimenticare queste vittime perché solo pensando a loro si può comprendere il danno causato dalla criminalità organizzata, e solo comprendendo tale danno potremo discernere come assistere, proteggere e riparare, gli aspetti essenziali per risolvere i conflitti e pacificare”. 

Loda, poi, il modello italiano che “è un buon esempio di come si possono orientare i profitti criminali alla riparazione del danno causato alle vittime e alla società; di come questi possono servire alla ricostruzione del bene comune e alla pacificazione”. 



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