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Papa Francesco: “Non sappiamo ascoltare: l’altro parla e a metà del discorso rispondiamo. No, ascolta tutto”

Udienza ai partecipanti ai Capitoli Generali della Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria e delle Suore del Divino Salvatore

Il Papa in udienza |  | Vatican Media / ACI group Il Papa in udienza | | Vatican Media / ACI group

Papa Francesco riceve in Udienza la Congregazione dei Sacri Cuori di Gesù e Maria e le Suore del Divino Salvatore, in occasione dei Capitoli Generali. E a loro suggerisce tre consigli: parlare poco, ascoltare molto, custodire nel cuore.

“Solo seguendo Cristo con fedeltà e docilità, le vostre strutture, come pure la diffusione del patrimonio spirituale e storico della Congregazione, potranno godere di una rinnovata primavera che farà risplendere il vostro carisma nel momento attuale della storia dell’umanità”, dice il Papa ai presenti.

Il Pontefice suggerisce “un attento ascolto della volontà di Dio” e di “compiere passi decisivi nella sequela di Cristo”, che “non consiste solo nell’apprendere una dottrina, ma anche nel fare proprio uno stile di vita”.

Il consiglio più grande è essere come Maria, stella polare della missione.

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“Sono atteggiamenti validi anche per noi: parlare poco, il chiacchiericcio è una peste, confrontarsi, aprirsi, ma non perdersi in chiacchiere inutili , ascoltare molto, nella preghiera, nel silenzio, nell’attenzione agli altri; alle volte non sappiamo ascoltare: l’altro parla e alla metà del discorso rispondiamo. No: ascolta tutto, tutto alla fine. Ascolta anche il Signore e custodire nel cuore, per essere apostoli della speranza, nel mondo che oggi ne ha tanto bisogno”, dice il Papa in spagnolo.

“E in proposito vorrei concludere ricordando un tratto caratteristico della Madonna: lei non mostra mai sé stessa – è interessante questo – ma sempre Gesù. “Fate quello che Lui vi dirà”: questo è la Madonna, indica Gesù, sempre, mai sé stessa. “Guardate me che sono immacolata…”, mai lo dice la Madonna. Sempre indica Gesù. Dobbiamo imparare questo: mostrare agli altri Gesù, non noi stessi, perché per tutti, oggi e sempre, la nostra speranza è nel Signore, è in Lui”, conclude il Papa.