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L'altare del Calvario torna in Italia per una mostra dei tesori di Terra Santa

Una esposizione eccezionale a Firenze grazie al Commissariato di Terra Santa della Toscana

Alcune immagini della Mostra |  | Commissariato di Terra Santa- Toscana
Alcune immagini della Mostra | Commissariato di Terra Santa- Toscana
L'altare mediceo del Calvario |  | Commissariato di Terra Santa/ Toscana
L'altare mediceo del Calvario | Commissariato di Terra Santa/ Toscana
Alcune immagini della Mostra |  | Commissariato di Terra Santa- Toscana
Alcune immagini della Mostra | Commissariato di Terra Santa- Toscana
Alcune immagini della Mostra |  | Commissariato di Terra Santa- Toscana
Alcune immagini della Mostra | Commissariato di Terra Santa- Toscana
Alcune immagini della Mostra |  | Commissariato di Terra Santa- Toscana
Alcune immagini della Mostra | Commissariato di Terra Santa- Toscana

Una mostra davvero eccezionale che permetterà a chi si trova a Firenze di "vistare" la Terra Santa.

Più di cento inestimabili  opere e documenti, tra cui i doni di Carlo di Borbone e dipinti inediti di Francesco De Mura, donati dai monarchi cattolici europei alla Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme saranno per la prima volta esposti in Italia grazie alla collaborazione con il Terra Sancta Museum di Gerusalemme, e il Commissariato di Terra Santa di Toscana. "La bellezza- dicono gli organizzatori-  è l'unico linguaggio che possa supportare una visione di pace, nella terra in cui anche noi cristiani siamo presenti e che ci appartiene. In un momento storico in cui la Terra Santa, crocevia di fedi e culture, è purtroppo anche teatro di divisioni e tensioni, questa mostra si propone di riscoprire le radici spirituali e culturali che uniscono, attraverso il potere

universale dell'arte. Tra le opere presenti alla mostra "I Tesori di Terra Santa" spicca l’originale Altare mediceo donato dal fiorentino Ferdinando I de’ Medici al Santo Sepolcro per custodire la Pietra dell’Unzione, oggi parte integrante della navata latina del Calvario, all’interno della Basilica del Sepolcro. Creato tra il 1588 e il 1590 da Portigiani, Giambologna e Francavilla, giunge a Gerusalemme al termine del Cinquecento ed è stato restaurato negli scorsi mesi dalla Fondazione Museo Marino Marini.  Dopo alterne vicende, solo nel 1856 l’opera ha trovato la sua attuale collocazione nella cappella dei Francescani. Dopo più di quattro secoli lascerà la Basilica gerosolimitana, per la prima volta, per fare ritorno in Italia.

La bellezza di questi tesori diventa qui un linguaggio universale che supera le barriere culturali, religiose e politiche, offrendo uno spazio di riflessione e dialogo. È nella contemplazione del bello che si possono riscoprire i valori della convivenza pacifica e del rispetto reciproco, opponendosi con forza al pensiero di guerra e violenza. Gerusalemme, città simbolo per le tre grandi religioni monoteistiche, viene qui raccontata anche come luogo di speranza, di incontro e di riconciliazione".

La mostra "Il Tesoro di Terra Santa al Museo Marino Marini – la bellezza del sacro: l’Altare dei Medici e i doni dei Re", allestita presso il Marino Marini di Firenze sarà aperta al pubblico fino alle 7 gennaio 2025 e durante questo periodo saranno proposti diverse conferenze promosse insieme alla Fondazione Terra Santa. Il Museo Marino Marini di Firenze, museo di arte contemporanea, che ospita le opere di uno degli artisti più importanti del Novecento italiano, è al contempo uno spazio sacro per la presenza della Cappella Rucellai, capolavoro del Quattrocento. Questo dualismo tra sacro e profano, antico e moderno, si riflette nel percorso espositivo che accoglie il Tesoro di Terra Santa, testimone di generazioni di storia e spiritualità.

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