Città del Vaticano , mercoledì, 10. febbraio, 2016 15:00 (ACI Stampa).
Si chiama World Family Map ed è effettivamente una mappatura dei cambiamenti delle famiglie e della crescita serena dei bambini. Il progetto, come si legge sul sito del Pontificio Consiglio per la Famiglia, monitora la salute globale della famiglia ed usa 16 indicatori strutturali, socioeconomici, di processo e culturali in paesi in tutto il mondo.
Giunta alla terza edizione quest’anno la “mappa” ha messo in evidenza come le coppie si ripartiscono lavoro e responsabilità familiari. “I dati internazionali rivelano che non vi è alcuna motivazione prevalente nella suddivisione del lavoro retribuito e domestico. Inoltre, non vi è un legame costante tra una particolare ripartizione del lavoro e il livello di felicità della famiglia, anche se i genitori che hanno un partner con cui condividere il lavoro sono più felici di quelli che non ce l’hanno”.
Altro dato interessante è che “gli indicatori della World Family Map mostrano che esistono modelli familiari distinti tra regioni, e variazioni anche all'interno delle regioni. La struttura della famiglia di riferisce al contesto nel quale un bambino vive: in questo senso, la maggior parte dei bambini nel mondo vive in famiglie con due genitori, mentre in Centro /Sud America e nell’Africa sub-sahariana, dove una relativamente grande minoranza di bambini vive con un solo genitore o senza, le famiglie sono più inclusive per compensare le assenze”.
Ci sono poi dati che riguardano le condizioni economiche che “durante l’infanzia possono esercitare una grande influenza sullo sviluppo dei bambini. La sezione relativa alla cultura della famiglia monitora atteggiamenti nazionali e dei valori su questioni familiari: questo indicatore descrive il clima culturale nel quale crescono i bambini. I processi della famiglia spiegano come i membri interagiscono tra loro, la frequenza con cui trascorrono del tempo insieme, e se sono soddisfatti con la vita delle loro famiglie. Questi processi possono influenzare la vita di singoli membri della famiglia, sia in positivo che in negativo”.
Inoltre “emerge che non c’è un modello predominante: gli uomini e soprattutto le donne con bambini svolgono più lavoro domestico rispetto ai loro coetanei senza figli. La spartizione degli impegni nelle coppie con figli è in gran parte irrilevante rispetto ai corrispondenti livelli di felicità, tranne che in Europa. Tuttavia, ci sono differenze nei livelli di felicità riscontrata tra le famiglie monoparentali e le coppie con figli: in coppia si è più felici. Obiettivo dello studio, monitorare la forza della famiglia a livello globale e fornire indicatori per identificare le opportunità per aiutare le famiglie a nascere e mantenersi stabili, ridurre la povertà, alleviare la denutrizione e studiare le norme culturali che aiutano a plasmare la vita quotidiana delle persone”.