Città del Vaticano , mercoledì, 10. febbraio, 2016 10:03 (ACI Stampa).
Sono più di mille, arrivano da tutte le parti del mondo e sono i “missionari della misericordia”. Il Papa ha affidato loro il compito di essere confessori speciali che possono assolvere quasi qualsiasi peccato, anche quelli alcuni di quelli che richiedono normalmente proprio l’intervento del Papa.
Il Papa ha concesso per l’anno Giubilare la facoltà di assolvere dal peccato di aborto, facoltà riservata al vescovo, e ai Missionari della misericordia ha dato l’autorità di perdonare anche i peccati che sono riservati alla Sede Apostolica. Ma non proprio tutti. Sarebbero infatti cinque: la profanazione delle specie consacrate, la violenza fisica contro il Papa, il tentativo di assoluzione del complice in un peccato contro il sesto comandamento, la violazione diretta del segreto della confessione, l’ordinazione episcopale senza il mandato pontificio.
Nel testo del mandato è chiaro che non hanno facoltà di assolvere da questo peccato.
Una fatto interessante se si pensa che la questione riguarderebbe non solo questioni come quella della Fraternità di San Pio X ( alla qual del resto il Papa ha dato la possibilità di confessare validamente i fedeli) ma soprattutto la Chiesa cinese e i vescovi che in questi anni sono stati eletti senza mandato papale o che hanno partecipato volontariamente a ordinazioni episcopali illecite.
Una situazione comunque difficile da gestire quella cinese che richiederebbe una conoscenza precisa della situazione, delle varie condizioni dei vescovi, in un precario equilibrio tra Chiesa clandestina e Chiesa ufficiale.