Città del Vaticano , martedì, 9. febbraio, 2016 15:28 (ACI Stampa).
Mentre la Segreteria per la Comunicazione rende noti i capi di due dei tre dipartimenti da cui verrà costituita, il Consiglio dei Cardinali conclude la sua tredicesima riunione mettendo nelle mani nel Santo Padre il fascicolo aggiornato dei due nuovi dicasteri che dovrebbero andarsi a formare, inglobando almeno cinque degli attuali pontifici consigli per una struttura che si preannuncia formalmente più snella.
I tre dipartimenti della Segreteria della Comunicazione saranno quello Teologico-Pastorale, quello della Direzione Tecnologica e quello editoriale, che dovrebbe portare ad una “radio-tv” vaticana, accorpando così Radio Vaticana e Centro Televisivo vaticano.
Per quanto riguarda il dipartimento “teologico-pastorale” (che dovrebbe andare a prendere le funzioni del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali) direttore è stato nominato Natasa Govekar, che insegna presso l’atelier di Teologia “Card. T. Spidlik” del Centro Aletti di Roma. Slovena, classe 1975, si è laureata presso la Pontificia Università Gregoriana con una tesi sulla comunicazione della fede attraverso le immagini. È forse il segnale che la diffusione delle immagini diventeranno sempre più il cuore dell’attività del nuovo dicastero guidato da mons. Dario Edoardo Viganò? Di fatto, è comunque una novità che una donna venga chiamata a presiedere un dipartimento di tipo teologico-pastorale, considerando che sono proprio i pastori quelli chiamati a mettere in pratica le direzioni pastorali.
A capo della Direzione Tecnologica – che sarà incarica di centralizzare in un'unica piattaforma tecnologica tutti i dipartimenti media vaticani, per una sempre maggiore razionalizzazione – è stato chiamato Francesco Masci, che fino ad ora ha fatto da responsabile dell’Area Tecnica del Servizio Internet vaticano.
Si attende ora la nomina del responsabile del dipartimento editoriale, che sarà probabilmente incaricato di creare una “newsroom” centrale da cui gestire le informazioni che andranno su Radio Vaticana, l’Osservatore Romano, il Centro Televisivo Vaticano e il portale ufficiale news.va. Possibile che la nomina avvenga in un paio di settimane, contestualmente con altri cambi nel settore dei media vaticani.