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Quito: al via il Congresso Eucaristico. Ecco sei fatti da sapere sull'Eucaristia

Sei fatti per saperne di più sull'Eucaristia

L'Eucaristia |  | Eduardo Berdejo. L'Eucaristia | | Eduardo Berdejo.

Dall'8 al 15 settembre, delegazioni provenienti da cinquanta Paesi si incontreranno a Quito in Ecuador per partecipare al 53° Congresso Eucaristico Internazionale e riflettere su Gesù Eucaristia.

Pertanto l'agenzia ACI Prensa per contribuire alla conoscenza di questo dono di Dio ha condiviso sei fatti per saperne di più sull'Eucaristia.

Che cos'è l'Eucaristia? L'Eucaristia è il sacramento in cui il pane e il vino consacrati dal sacerdote diventano il Corpo e il Sangue di Cristo, cioè è la presenza reale del Signore. In questo senso, il Catechismo della Chiesa Cattolica afferma che questo sacramento è il memoriale della Pasqua di Cristo, l'attualizzazione e l'offerta sacramentale del suo unico sacrificio.

Come avviene? Questo miracolo avviene con la transustanziazione, che consiste nel fatto che, al momento della consacrazione, la sostanza del pane diventa il corpo di Cristo e la sostanza del vino nel suo sangue. Il sacerdote domenicano Roberto Coggi spiegava in un testo che "del pane e del vino rimangono solo le apparenze o le specie (...), ma non la sostanza, cioè la vera realtà convertita nel corpo e nel sangue del Signore".

Quanto dura la loro presenza? La Chiesa cattolica insegna nel numero 1377 del Catechismo che "la presenza eucaristica di Cristo inizia al momento della consacrazione e dura finché sussistono le specie eucaristiche. Cristo è presente in ciascuna delle specie e tutto intero in ciascuna delle sue parti, così che lo spezzare il pane non divide Cristo".

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Come si deve ricevere l'Eucaristia? Come indica San Paolo, prima di ricevere l'Eucaristia i fedeli devono fare un esame di coscienza, perché "chiunque mangerà il pane o berrà indegnamente il calice del Signore, sarà colpevole del Corpo e del Sangue del Signore", cioè "chiunque mangia e beve senza discernere il Corpo, mangia e beve il proprio castigo". Allo stesso modo, il Catechismo sottolinea che la persona che è "consapevole di essere in peccato grave deve ricevere il sacramento della Riconciliazione prima di avvicinarsi alla comunione". Il canone 919 del Codice di Diritto Canonico ricorda che i fedeli devono osservare il digiuno prescritto dalla Chiesa "di astenersi da qualsiasi cibo e bevanda almeno un'ora prima della Santa Comunione, ad eccezione solo dell'acqua e dei medicinali".

Il pericolo della scomunica. La scomunica è la pena più grave per un battezzato, in quanto indica che gli è impedito di ricevere la Comunione. In questo senso, il canone 1382 avverte che "chiunque getta via le specie consacrate, o le porta via o le conserva per scopo sacrilego, incorre nella scomunica latae sententiae", cioè nella scomunica automatica, la cui revoca è riservata solo alla Sede Apostolica.

Miracoli eucaristici. Infine, va notato che nei duemila anni in cui la Chiesa è stata in pellegrinaggio sulla terra, sono state numerose le occasioni in cui Dio è intervenuto per confermare la fede nella presenza reale di Cristo nell'ostia consacrata. Questi interventi prodigiosi sono noti come miracoli eucaristici e, come ha spiegato padre Coggi, "cercano di confermare questa fede che si basa sulle parole di Gesù, ciò che sembra pane non è pane e ciò che sembra vino non è vino".