Roma , mercoledì, 4. marzo, 2015 18:05 (ACI Stampa).
Donna e rivoluzione, due parole che sono state messe spesso a confronto, ma anche spesso in contrasto. Eppure nella dottrina sociale della Chiesa cattolica il ruolo femminile è stato sempre considerato come fondamentale, tanto che a difendere la donna e la sua dignità si è trovata spesso in prima linea la Santa Sede come nelle conferenze mondiali promosse dalle Nazioni Unite al Cairo e a Pechino.
Sono passati venti anni, ma ancora la situazione mondiale delle donne è drammatica. In molti casi sono avvilite nella loro dignità, vittime di violenza, lasciate senza istruzione, o considerate come merce.
Proprio alla donna è dedicato il VI Rapporto sulla Dottrina Sociale della Chiesa nel mondo che puntualmente arriva dall’Osservatorio Cardinale Van Thuân
Ma oggi non basta “considerare i movimenti attorno alla donna solo dal punto di vista sociologico oppure morale” scrive nella sintesi introduttiva Stefano Fontana, direttore dell’ Osservatorio. Molte donne nonostante le difficoltà dovute alla situazione sociale, rimangono una grande risorsa “per continuare la creazione che in parte Dio ha affidato al genere umano e per opporsi alla ri-creazione che i potenti hanno progettato e che stanno attuando in tutto il mondo” scrive Fontana.
Nella presentazione pubblica che si è svolta alla Radio Vaticana il 3 marzo pomeriggio, il Presidente dell’ Osservatorio, l’arcivescovo Giampaolo Crepaldi ha ricordato: “ Lo sforzo dell’Osservatorio è quello di collegare la biopolitica con la Dottrina sociale della Chiesa a partire dal fatto che le consideriamo parte integrante della dottrina sociale della Chiesa. Questo nasce dal magistero dei Papi a cominciare da Giovanni Paolo II.”