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Il Vescovo di Kundiawa: i fedeli della Papua Nuova Guinea hanno camminato 3 settimane per vedere Papa Francesco

Molte persone hanno camminato due o tre settimane prima della visita papale.

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Il vescovo di Kundiawa (Papua Nuova Guinea), monsignore. Paul Sundu, ha affermato che, delle 300mila persone attese per incontrare papa Francesco, “molte hanno camminato due o tre settimane prima della visita papale” , anche dalle Isole Salomon.

Nelle dichiarazioni rilasciate dalle Pontificie Opere Missionarie (PMO) in Spagna, Monsignor Sundu prevede che “i prossimi tre giorni saranno una benedizione che non potrà essere dimenticata. La presenza del Papa ci darà sicuramente più gioia e coraggio per continuare la nostra missione”. La Papua Nuova Guinea è uno dei 1.126 territori di missione della Chiesa cattolica. I primi evangelizzatori arrivarono nel 1889. Attualmente la sua popolazione è per il 30% cattolica, percentuale che aumenta al ritmo di 40.000 battezzati ogni anno. 

 

In questa nazione dell'Oceania sono state fondate 19 diocesi in cui 600 sacerdoti lavorano in 400 parrocchie e si prendono cura di più di 800 istituzioni sociali come orfanotrofi, ospedali o lebbrosari. Inoltre, la Chiesa cattolica sostiene quasi 3.500 scuole nella zona, secondo i dati forniti da OMP Spagna. Per il direttore delle Pontificie Opere Missionarie in Papua Nuova Guinea, don Víctor Rocha, “l'impatto di questa visita si vedrà soprattutto nella fede della gente” in una parrocchia il cui impegno è evidente perché le chiese “sono piene ogni domenica”. I numeri? Il 70-80% dei battezzati partecipa alla Messa. 

 

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Per sostenere questo territorio considerato al 100% “di missione”, è fondamentale l'aiuto di OMP, che ha stanziato più di 7 milioni di dollari negli ultimi cinque anni, in gran parte provenienti dalla colletta della Giornata Missionaria Mondiale (Domund). Soldi poi investiti nella copertura delle spese correnti e nella costruzione di case, parrocchie, mezzi di trasporto, acqua potabile, radio diocesane. Oltre anche per il sostegno alle opere di carità e ai 4 seminari maggiori nei quali si formano 104 candidati al sacerdozio.