Giakarta , giovedì, 5. settembre, 2024 12:32 (ACI Stampa).
La giornata indonesiana del Papa si conclude allo Stadio Gelora Bung Karno di Giakarta per la celebrazione della Messa, nella memoria liturgica di Santa Teresa di Calcutta.
Nell'omelia Francesco ha spiegato che "l’incontro con Gesù ci chiama a vivere due atteggiamenti fondamentali, che ci permettono di diventare suoi discepoli: ascoltare la Parola e vivere la Parola".
In primis l'ascolto: "tutto nasce dall’ascolto, dall’aprirsi a Lui, dall’accogliere il dono prezioso della sua amicizia. Ma poi è importante vivere la Parola ricevuta, per non essere ascoltatori vani che illudono sé stessi".
Ascoltare la Parola significa che "non possiamo accontentarci delle sole parole umane, dei criteri di questo mondo, dei giudizi terreni; sempre abbiamo bisogno di una luce che venga dall’alto a illuminare i nostri passi, di un’acqua viva che possa dissetare i deserti dell’anima, di una consolazione che non deluda perché proviene dal cielo e non dalle effimere cose di quaggiù. In mezzo allo stordimento e alla vanità delle parole umane, c’è bisogno della Parola di Dio, l’unica che è bussola per il nostro cammino, l’unica che tra tante ferite e smarrimenti è in grado di ricondurci al significato autentico della vita".
Secondo il Papa "il primo compito del discepolo non è quello di indossare l’abito di una religiosità esteriormente perfetta, di fare cose straordinarie o impegnarsi in imprese grandiose" ma "consiste nel sapersi mettere in ascolto dell’unica Parola che salva, quella di Gesù. La nostra vita di fede inizia quando umilmente accogliamo Gesù sulla barca della nostra esistenza, gli facciamo spazio, ci mettiamo in ascolto della sua Parola e da essa ci facciamo interrogare, scuotere e cambiare".