Washington , martedì, 3. settembre, 2024 16:00 (ACI Stampa).
Forse, se non ci fosse stata la relazione stretta tra Ronald Reagan e Giovanni Paolo II, se entrambi non si fossero trovati dalla stessa parte nel lavorare dei fianchi dell’Unione Sovietica, ci sarebbe ancora il Muro di Berlino. E soprattutto, se non ci fosse stata quella straordinaria partnership, forse non ci sarebbero nemmeno le relazioni diplomatiche tra Stati unite e Santa Sede, aperte proprio durante la presidenza Reagan.
Per ricordare lo straordinario filo diretto tra il Papa polacco e il presidente che si fece paladino del mondo libero, la Ronald Reagan Foundation Institute mette in mostra cimeli e documenti sulla relazione tra Reagan e Wojtyla. La mostra si chiama “Il Papa e il presidente: portare speranza al mondo”, è stata ampiamente sponsorizzata dai Cavalieri di Colombo, ha aperto il 31 agosto e sarà visitabile fino al 27 ottobre.
L’idea della mostra è quella di creare un parallelismo tra le vite e l’impatto del Papa e il presidente, mettendo in luce come i due fossero uniti dalla opposizione al comunismo e dall’impegno per promuovere la pace del mondo”.
Melissa Giller, capo dell’ufficio marketing della Ronald Reagan Presidential Foundation, ha sottolineato che “mentre le eredità lasciate dal presidente Reagan e Giovanni Paolo II durano, la mostra mette in luce i modi significativi attraverso i quali i loro percorsi si sono incrociati per avere un profondo impatto sulla storia moderna”.
Giller ha aggiunto che “la diplomazia tra il presidente Reagan e San Giovanni Paolo II ha contribuito a far cadere il comunismo e la libertà che il mondo moderno gode oggi, ed è importante che ricordiamo e celebriamo il loro durevole impatto”.