Port Moresby , lunedì, 2. settembre, 2024 10:00 (ACI Stampa).
Papa Francesco è in partenza per Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore: sono le mete del suo nuovo viaggio apostolico internazionale, il più lungo del suo pontificato. Il Pontefice rienterà infatti in Vaticano il prossimo 13 settembre. Dal 6 al 9 settembre il Papa visiterà Papua Nuova Guinea ed Aci Stampa ha parlato di questa tappa con Padre Gregorio Bicomong Jr., SDB, Superiore Provinciale della Vice Provincia Salesiana del Beato Filippo Rinaldi – Papua Nuova Guinea e Isole Salomone.
C'è grande gioia e attesa tra la popolazione della Papua Nuova Guinea per la visita del Santo Padre. L'ultima visita risale a 29 anni fa, nel 1995. La visita di Papa Francesco dimostra un profondo amore e preoccupazione per le persone. La Papua Nuova Guinea (PNG) è ai margini del mondo. Molti nel mondo non sanno dove si trovi la PNG e il Santo Padre si è posto l'obiettivo di venire qui. Come Chiesa cattolica ci aspettiamo che la visita rinvigorisca la nostra fede, l'impegno nella preghiera e soprattutto la celebrazione dei Sacramenti, in particolare quello della Santa Eucaristia. Ci aspettiamo che il Santo Padre si concentri su temi come le famiglie, il perdono e la fedeltà a Gesù. Preghiamo affinché l'evento abbia un'impressione duratura e un forte impegno a vivere la nostra fede.
Quali sono le vostre attività come salesiani in Papua Nuova Guinea? Vi occupate in modo particolare dei giovani?
Rendendoci conto della necessità di rispondere a un'ampia popolazione di giovani, le attività salesiane in Papua Nuova Guinea si concentrano sull'istruzione tecnica e professionale (TVET), sull'istruzione tecnica a livello di scuola superiore, offrendo un doppio curriculum, sull'istruzione terziaria, sui corsi brevi per le competenze orientate all'occupazione, sui centri di apprendimento per i bambini poveri e sulle attività giovanili, sulla formazione nelle parrocchie e negli oratori. Attraverso l'istruzione terziaria siamo impegnati a formare giovani uomini e donne che siano educatori disciplinati e impegnati e cittadini produttivi nel settore tecnico. Evangelizziamo i giovani attraverso l'educazione e li educhiamo attraverso l'evangelizzazione. L'obiettivo di Don Bosco è formare buoni cristiani e onesti cittadini. Con il progredire del Paese, siamo in grado di rispondere anche alle esigenze dei giovani in materia di alfabetizzazione ai media, comunicazione sociale, intelligenza artificiale, cura dell'ambiente, ecc.
Nel vostro Paese sono presenti culti e religioni tradizionali. Come si vive una simile coesistenza?