Roma , venerdì, 30. agosto, 2024 10:00 (ACI Stampa).
Fra pochi giorni papa Francesco visiterà quattro Paesi nei due continenti (Indonesia, Papua Nuova Guinea, Timor Est e Singapore) portando iniezione di fiducia e speranza alle comunità cristiane con una dozzina di discorsi, quattro omelie e quattro motti. La tappa dal 3 al 6 settembre in Indonesia è caratterizzata dal motto 'Fede, Fraternità e Compassione'con il logo dell'immagine del papa benedicente davanti all'emblema della 'Garuda' dorata (aquila sacra), che richiama il tessuto 'batik' . Dal 6 al 9 settembre la tappa in Papua Nuova Guinea è venuto il motto 'Pregate', ispirato alla domanda dei discepoli a Gesù: 'Signore, insegnaci a pregare' con la Croce al centro. 'Che la vostra fede sia la vostra cultura' è il motto della tappa in Timor Est, dal 9 all'11 settembre, con il logo che ha al centro l'immagine del papa benedicente. Infine l'Unità. Speranza' è il moto della tappa finale a Singapore, dall'11 al 13 settembre con una Croce stilizzata.
Quindi quattro Nazioni ed altrettante tematiche; ci facciamo spiegare questa scelta dal giornalista Stefano Vecchia , esperto delle culture asiatiche: “Questa scelta rispecchia la situazione locale e quella della Chiesa in una varietà di condizioni che l'Asia presenta. In Indonesia il motto scelto 'Fede-Fraternità-Compassione' è perfettamente allineato con quanto prescritto dal Pancasila ('Cinque principi'), l'ideologia di stato indonesiana finora mai tradita in un paese-arcipelago vastissimo e frammentato, di fede islamica maggioritaria ma con un ruolo dei cattolici importante e riconosciuto. In Papua Nuova Guinea, paese-cerniera fra continente asiatico ed Oceania, in cerca di progresso e sostegno ma anche realtà orgogliosa della propria identità, l'impegno di una Chiesa cattolica abbraccia un quarto della popolazione.
L'esortazione 'Insegnaci a pregare' è in linea con il forte spirito comunitario locale. Timor Est è l'unica realtà orgogliosamente cattolica del continente asiatico oltre alle Filippine e da qui il motto 'Possa la vostra fede essere la vostra cultura'. Mentre vanno sfumando i problemi lasciati dalla lunga e sanguinosa lotta per l'indipendenza e dalle tensioni interne fra gruppi etnici, religiosi e di potere, la Chiesa cattolica est-timorese continua ad essere promotrice di pace, unità e progresso. Una realtà quella della comunità cattolica che a Singapore è invece estremamente minoritaria ma presente e attiva in un contesto di benessere generalizzato dove però non mancano aree di disagio e anche di emarginazione espressi. Come espresso nel motto 'Unità-Speranza', la Chiesa si propone come portatrice di dialogo e di attenzione verso coloro che si trovano in difficoltà”.
Quanto è significativa la presenza dei cattolici in questi Paesi?