"I cambiamenti portati dalla rivoluzione informatica, come, per esempio, lo sviluppo dell’intelligenza artificiale, e gli incredibili sviluppi nell’ambito delle scienze, costringono gli uomini e le donne di oggi a ripensare la loro identità, il loro ruolo nel mondo e nella società e la loro vocazione alla trascendenza".Lo scrive  Papa Francesco nel messaggio inviato ai partecipanti al XVII Simposio Intercristiano, promosso congiuntamente dall’Istituto Francescano di Spiritualità della Pontificia Università Antonianum e dal Dipartimento di Teologia della Facoltà Teologica Ortodossa dell’Università “Aristoteles” di Salonicco.

Il tema “«Che cosa è l’uomo?» (Sal 8,5) nel tempo della mutazione antropologica” suggerisce al Papa una riflessione antropologica anche sul rapporto con il Creato e sul "modo in cui gli uomini e le donne di oggi comprendono le esperienze fondamentali della loro esistenza, quali il generare, il nascere, il morire" che "sta cambiando strutturalmente". Una sfida per tutti i cristiani per "ribadire che ad ogni essere umano compete una dignità per il solo fatto di esistere, come ente spirituale, creato da Dio e destinato a un rapporto filiale con Lui, indipendentemente dal suo agire in conformità o no alla propria dignità, dalle situazioni socio-economiche nelle quali vive o dalle sue condizioni esistenziali. La difesa di questa dignità rispetto a minacce molto concrete quali la povertà, la guerra, lo sfruttamento e altre rappresenta un impegno comune per tutte le Chiese, sul quale lavorare insieme".