Roma , sabato, 31. agosto, 2024 15:00 (ACI Stampa).
“Spera e agisci con il creato: è il tema della Giornata di preghiera per la cura del creato, il prossimo 1° settembre. E’ riferito alla Lettera di san Paolo ai Romani 8,19-25: l’Apostolo sta chiarendo cosa significhi vivere secondo lo Spirito e si concentra sulla speranza certa della salvezza per mezzo della fede, che è vita nuova in Cristo. Perciò lo Spirito è ora, realmente, ‘la caparra della nostra eredità’ ( Ef 1,14), come pro-vocazione a vivere sempre protesi verso i beni eterni, secondo la pienezza dell’umanità bella e buona di Gesù. Lo Spirito rende i credenti creativi, pro-attivi nella carità. Li immette in un grande cammino di libertà spirituale, non esente tuttavia dalla lotta tra la logica del mondo e la logica dello Spirito, che hanno frutti tra loro contrapposti ( Gal 5,16-17)”.
Partiamo dall’incipit del messaggio per la Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, intitolato ‘Spera ed agisci con il Creato’, di papa Francesco per chiedere al prof. Simone Morandini, membro del comitato esecutivo del Segretariato Attività Ecumeniche, rappresentante dell’ATISM (Associazione Teologica Italiana per lo Studio della Morale) nel CATI (Coordinamento Associazioni Teologiche Italiane) e direttore di ‘Credere Oggi’, di raccontare in quale modo è possibile agire e sperare con il creato:
“Molti sono i modi in cui possiamo agire per il creato, avviando stili di vita sostenibili, decarbonizzando l’economia, custodendo la biodiversità. La sottolineatura del Tempo del Creato di quest’anno invita a vivere tali pratiche come speranza con il creato; il riferimento è al grande testo paolino ai Romani 8, 19-23, in cui si parla di un gemito della creazione: sottoposta attualmente alla vanità, essa anela ad una liberazione, come nelle doglie del parto. Papa Francesco nel messaggio per la Quaresima del 2019 ha però anche sottolineato come tale passaggio sarà possibile solo quando i figli di Dio si mostreranno all’altezza della loro vocazione, in un agire responsabile di cura della vita”.
Perché la salvaguardia del creato è una questione teologica?