Budapest , giovedì, 29. agosto, 2024 10:00 (ACI Stampa).
Non ci fu solo la persecuzione degli Ebrei, in Ungheria. Ci furono anche tanti atti di eroismo, attività di salvataggio avvenute tra il 1943 e il 1945 operate dalle Suore del Servizio Sociale. Sono tutte attività documentate nella serie “Ebrei” che si trova nell’archivio della Seconda Sezione della Segreteria di Stato della Santa Sede, ma anche sulla serie "Ungheria", "Cecoslovacchia" e "Germania extracta" sulla quale sta lavorando ormai dallo scorso anno un team di storici, provenienti da varie istituzioni del Paese e coordinati da Krisztina Tóth, delegato dell’Ambasciata di Ungheria presso la Santa Sede per la cooperazione archivistica.
In particolare, le pubblicazioni riguardano le serie "Ungheria", "Cecoslovacchia" e "Germania extracta", nonché fonti dall'Archivio delle Suore del Servizio Sociale, che si trova in Ungheria. Dalle suppliche e i memoranda inviati da Margherita Slachta al Santo Padre alle azioni della Congregazione per gli Affari Ecclesiastici Straordinari e la Segreteria di Stato della Santa Sede a favore degli Ebrei slovacchi, tutte le attività di salvataggio sono documentate. Così come è documentato anche il razzismo e l’antisemitismo presenti nella Chiesa cattolica ungherese e nella vita pubblica del tempo.
La storia in fondo è controversa. Oggi l’Ungheria è uno dei Paesi con la maggior percentuale di popolazione ebraica di Europa, ma la storia della deportazione degli Ebrei ungheresi resta una ferita aperta. All’inizio del 1944, c’erano 725 mila ebrei in Ungheria. Dopo l’annientamento delle comunità ebraiche di Unione Sovietica e Polonia, la comunità ebrea ungherese era la più grande comunità esistente in Europa.
Hitler aveva paura che gli ungheresi abbandonassero il conflitto, e per questo ordinò l’occupazione del Paese. Questo comportava anche l’ordine di procedere alla deportazione degli ebrei di Ungheria, un compito così delicato che la responsabilità venne affidata ad Adolf Eichmann in persona.
Eichmann, per evitare casi come quello della fuga degli ebrei danesi dell’ottobre 1943 e della rivolta del ghetto di Varsavia di aprile – maggio 1943 coinvolse le forze locali dopo averne superato le resistenze e lasciò la capitale per ultima.