"I formatori educano in primis con la loro vita, più che con le parole. La vita del formatore, la sua costante crescita umana e spirituale come discepolo di Cristo, sostenuto dalla grazia di Dio, è un fattore fondamentale di cui dispone per conferire efficienza al suo servizio alle giovani generazioni". Papa Francesco lo scrive nel messaggio inviato all’Associazione Guide e Scouts Cattolici Italiani (AGESCI) in occasione della Route nazionale delle Comunità Capi 2024 che si chiude oggi a Verona.

A Don Andrea Turchini Assistente Generale dell’Associazione Italiana Guide e Scout Cattolici Italiani il Papa ricorda che serve "la disposizione ad ascoltare e a empatizzare con gli altri" e "sviluppare la capacità di ascolto e l’arte del dialogo, che sono naturalmente ancorati a una vita di preghiera". E la vita del formatore "testimonia quello che le sue parole e i suoi gesti cercano di trasmettere nel dialogo e nell’accompagnamento formativo".

Il Papa incoraggia i Capi Scouts ad essere "una palestra di vita cristiana, occasione di comunione fraterna, scuola di servizio al prossimo, specialmente ai più disagiati e bisognosi. Non lasciatevi paralizzare dalle difficoltà, ma mettetevi sempre in marcia alla ricerca del progetto che Dio ha su ciascuno".