Roma , martedì, 20. agosto, 2024 13:50 (ACI Stampa).
Si è partiti oggi con l'incontro d'apertura per il Meeting di Rimini. Dopo l'introduzione del presidente della Fondazione Meeting per l'amicizia fra i popoli, Bernhard Scholz, c'è stato un intenso dialogo con il Cardinale Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme dei Latini.
Tanti i temi; tante le visioni. Domande e risposte, in un dialogo serrato, hanno contraddistinto il dialogo del Cardinal Pizzaballa con Bernard Scholz.
Si parte con la domanda: “Cosa vuol dire essere francescano?” Piazzaballa ha risposto: “Chiedermi continuamente cosa Gesù in questo momento mi dice”. Questa visione, allora, per un francescano “diventa il criterio di lettura per la vita”. E poi, il riferimento alla comunità: è importante poi “passare questa esperienza alla comunità, alla mia comunità ecclesiale”, precisa il Cardinale.
Inevitabile il tema del dialogo interreligioso che è “l'incontro tra persone che hanno esperienza di fede anche diversa, ma che una volta condivisa ti aiuta a illuminare in maniera più completa ciò che sei tu, oltre a conoscere l'altro meglio”. Un'esperienza “di cui abbiamo estremamente bisogno” ha precisato.
Altro fronte, il Medio Oriente: “Prima o poi la guerra finirà. Speriamo con i negoziati in corso si arriva a qualcosa” perché avverte che “questo è l'ultimo treno” per avere speranza nella risoluzione del conflitto. Con i negoziati in corso “si può arrivare al cessate il fuoco oa una degenerazione del conflitto”. Ma lo sguardo di Pizzaballa si sofferma anche sul “dopo”: “Si deve pensare alla ricostruzione”. Una ricostruzione che “ci dovrà impegnare tutti”. E il tutti è rivolto a ogni fede. Sottolinea che l' “importante è esserci” ma - allo stesso tempo - “non cadere nella tentazione di avere un ruolo in questa situazione” perché “non possiamo risolvere tutti i problemi”. Ricorda, inoltre, l'importanza “di aiutare in senso materiale non solo i propri ma anche gli altri Chiesa in tutto questo panorama? “Possiamo dire una parola di Verità senza però essere parte di uno scontro: penso che questo sia il ruolo della Chiesa”.