Nel 2008 il Congresso Eucaristico Internazionale, giunto alla edizione n. 49, si svolse in Canada, a Quebec, dal 15 al 22 giugno. E’ la seconda volta che il Congresso si celebra in Canada, dopo quella del 1910 a Montreal. Questo Congresso è anche il primo a svolgersi durante il pontificato di Papa Benedetto XVI che per l’occasione inviò come suo Legato il Cardinale Jozef Tomko, Presidente emerito del Pontificio Comitato per i congressi eucaristici internazionali. 11.000 i delegati iscritti al Congresso, provenienti da diversi Paesi tra cui da Canada, Stati Uniti, Messico, Australia, India, Sud Corea, Italia, Austria, Belgio, Germania, Inghilterra, Irlanda, Lituania, Portogallo, Spagna, Slovacchia, Slovenia. Per la celebrazione conclusiva il Papa si collegò in diretta TV per leggere l’omelia. “Auspico sinceramente – furono le parole di Benedetto XVI - che questo Congresso serva da appello a tutti i fedeli affinché si impegnino allo stesso modo per un rinnovamento della catechesi eucaristica, di modo che acquisiscano essi stessi un'autentica consapevolezza eucaristica e a loro volta insegnino ai bambini e ai giovani a riconoscere il mistero centrale della fede e costruiscano la loro vita intorno a esso. Esorto specialmente i sacerdoti a rendere il dovuto onore al rito eucaristico e chiedo a tutti i fedeli di rispettare il ruolo di ogni individuo, sia sacerdote sia laico, nell'azione eucaristica. La liturgia non appartiene a noi: è il tesoro della Chiesa”.

Il secondo ed ultimo Congresso Eucaristico internazionale celebrato durante il pontificato di Benedetto XVI è il 50° e venne ospitato a Dublino, in Irlanda, dal 10 al 17 giugno 2012. E’ la seconda volta che la capitale irlandese fu teatro del Congresso dopo l’edizione del 1932. Per questa occasione il Papa si fece rappresentare dal Cardinale Marc Ouellet, Prefetto della Congregazione per i Vescovi. La Messa conclusiva vide la partecipazione di 75.000 fedeli, 200 vescovi e 1200 presbiteri. Benedetto XVI inviò ai congressisti un videomessaggio, dedicato in particolare agli irlandesi, scossi dallo scandalo pedofilia che aveva travolto la Chiesa locale. “Siete gli eredi – disse il Papa - di una Chiesa che è stata una potente forza di bene nel mondo, e che ha offerto a moltissimi altri un amore profondo e duraturo per Cristo e per la sua Santa Madre. I vostri antenati nella Chiesa in Irlanda seppero come impegnarsi per la santità e la coerenza nella vita personale, come predicare la gioia che viene dal Vangelo, come promuovere l’importanza di appartenere alla Chiesa universale in comunione con la Sede di Pietro, e come trasmettere alle generazioni future amore per la fede e le virtù cristiane. Tuttavia, una così grande storia di fede e di amore è stata di recente scossa in maniera orribile dalla rivelazione di peccati commessi da sacerdoti e persone consacrate nei confronti di persone affidate alle loro cure”.

Il 51° Congresso Eucaristico Internazionale fu ospitato dalle Filippine, a Cebu, dal 25 al 31 gennaio 2016. E’ la seconda volta – dopo il 1937 – che le Filippine ospitano il Congresso e si tratta della prima edizione svoltasi durante il pontificato di Papa Francesco che inviò come suo Legato il Cardinale Charles Maung Bo, Arcivescovo di Yangoon. Il Papa fece sentire la propria vicinanza attraverso un videomessaggio inviato per la chiusura dei lavori congressuali. “Sappiamo – disse Francesco nel suo messaggio - quanto fosse importante per Gesù condividere i pasti con i suoi discepoli, ma anche, e specialmente, con i peccatori e gli emarginati. Sedendo a tavola, Gesù poteva ascoltare gli altri, sentire le loro storie, apprezzarne le speranze e le aspirazioni e parlare loro dell’amore del Padre. A ogni eucaristia, la mensa della cena del Signore, dobbiamo essere ispirati a seguire il suo esempio, andando incontro agli altri, in spirito di rispetto e apertura, per condividere con loro il dono che noi stessi abbiamo ricevuto”.

La celebrazione del 52° Congresso Eucaristico Internazionale fu posticipata di un anno a causa della pandemia di Covid19. Il Congresso si svolse a Budapest dal 5 al 12 settembre 2021 e la Messa conclusiva fu celebrata da Papa Francesco, giunto per l’occasione nella capitale ungherese, che nel 1938 aveva già ospitato il Congresso. Concludendo l’omelia il Papa spiegò cosa vuol dire camminare dietro a Gesù. “È – disse - andare avanti nella vita con la sua stessa fiducia, quella di essere figli amati di Dio. È percorrere la stessa via del Maestro, venuto per servire e non per essere servito. Camminare dietro a Gesù è muovere ogni giorno i nostri passi incontro al fratello. Lì ci spinge l’Eucaristia: a sentirci un solo Corpo, a spezzarci per gli altri. Cari fratelli e sorelle, lasciamo che l’incontro con Gesù nell’Eucaristia ci trasformi. Non accontentiamoci di poco; non rassegniamoci a una fede che vive di riti e di ripetizioni, apriamoci alla novità scandalosa del Dio crocifisso e risorto, Pane spezzato per dare vita al mondo. Saremo nella gioia; e porteremo gioia. Questo Congresso Eucaristico Internazionale è un punto di arrivo di un percorso, ma sia soprattutto un punto di partenza. Perché il cammino dietro a Gesù invita a guardare avanti, ad accogliere la svolta della grazia”.