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I Congressi Eucaristici Internazionali: gli anni '70 e '80

Dal 1973 al 1989 i congressi si svolgono in Australia, Stati Uniti, Francia, Kenya e Corea del Sud

Giovanni Paolo II |  | Quirinale.it Giovanni Paolo II | | Quirinale.it

Dopo l’edizione del 1928, il Congresso tornò ad essere organizzato in Australia. Il 40/mo Congresso Eucaristico Internazionale si svolse a Melbourne dal 18 al 25 febbraio 1973. Paolo VI inviò come suo rappresentante il Cardinale Lawrence Joseph Shehan, Arcivescovo di Baltimora. Nel radiomessaggio conclusivo il Papa – prendendo spunto dal tema del Congresso “Amatevi come io vi ho amato” – disse: “Noi speriamo seriamente che il Congresso Eucaristico abbia bene insegnato questa lezione d’amore. Noi speriamo che uomini e donne del mondo intero abbiano visto e sentito l’appello del Congresso, e che essi lo metteranno in pratica nella loro vita, giacché questo appello porta dentro di sé la chiave della pace. Noi abbiamo detto che la pace è possibile. La pace è possibile perché l’amore è possibile; e noi sappiamo che l’amore è possibile poiché noi abbiamo avuto un esempio dal Signore Eucaristico”.

Il 41/mo Congresso Eucaristico Internazionale fu ospitato a Filadelfia, negli Stati Uniti, dal 1° all’8 agosto 1976 e fu l’ultimo a svolgersi durante il pontificato di Paolo VI. Il Pontefice fu rappresentato dal Cardinale James Robert Knox, Prefetto della Congregazione per i Sacramenti e il Culto Divino. Tra i partecipanti a questa edizione del Congresso prese parte anche Madre Teresa di Calcutta, fondatrice delle Missionarie della Carità. Come ospite presenziò anche l’allora presidente degli Stati Uniti Gerald Ford. Circa 500 i presuli presenti, tra cardinali, arcivescovi e vescovi.

Per la terza volta – dopo il 1899 e il 1914 - il Congresso Eucaristico Internazionale tornò a Lourdes, in Francia. La 42/ma edizione si svolse dal 16 al 23 luglio 1981 e fu il primo congresso ad essere organizzato durante il pontificato di Giovanni Paolo II. Come Legato il Papa scelse il Cardinale Bernardin Gantin, Presidente della Pontificia Commissione Iustitia et Pax e Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum. Gesù Cristo, pane spezzato per un mondo nuovo, il tema scelto per il congresso. Dal Policlinico Gemelli dove era ricoverato per i postumi dell’attentato subito il 13 maggio, Giovanni Paolo II registrò un messaggio per i congressisti. “Come i discepoli di Emmaus, felici di aver ritrovato il Signore risuscitato e di averlo riconosciuto nella frazione del pane – disse il Papa - state per rientrare nei vostri paesi, il cuore ancora ardente delle parole udite. Spetterà a voi far capire intorno a voi che, ai nostri giorni ancora, il Signore si incontra nella frazione del pan” e che questo incontro dà senso alla vita. Il mondo nuovo - di cui troviamo un segno ed un inizio effettivo nel reciproco scambio, nell’ospitalità, nella comunanza di ideali, nella generosità del servizio, nell’unità della fede e nel fervore della carità – non ha altro fondamento che in Gesù Cristo, Figlio del Padre, che, per amore, e diventato nostro fratello assumendo la natura umana”. 

Il Congresso Eucaristico Internazionale – per la sua 43/ma edizione - sbarcò per la prima volta nell’Africa subsahariana. Si svolse in Kenya, a Nairobi, dall’11 al 18 agosto 1985. Il Papa inviò come suo Legato il Cardinale Joseph Marie Anthony Cordeiro, Arcivescovo di Karachi. Giovanni Paolo II volle prendere parte personalmente al congresso e arrivò in Kenya nell’ambito di un corposo viaggio apostolico internazionale in Africa. Nella Messa conclusiva il Papa ricordò “il mistero del Redentore del mondo che sacrificò se stesso per noi tutti, offrendo il suo corpo e il suo sangue nel sacrificio della croce. Grazie all’Eucaristia si adempiono le parole del nostro Redentore: non vi lascerò orfani, ritornerò da voi. Attraverso questo sacramento Egli ritorna sempre da noi. Non siamo orfani. Egli è con noi! Nell’Eucaristia egli porta a noi anche la sua pace, e ci aiuta a superare le nostre debolezze e i nostri timori. È proprio come egli aveva annunciato: vi lascio la pace, vi do la mia pace. Non come la dà il mondo, io la do a voi. Non sia turbato il vostro cuore e non abbia timore. E quindi, fin dal principio, i discepoli e i testimoni del nostro Signore crocifisso e risorto erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli apostoli e nell’unione fraterna, nella frazione del pane e nelle preghiere. Essi rimasero fedeli nella frazione del pane. In altre parole, l’Eucaristia costituiva il vero centro della loro vita, il centro della vita della comunità cristiana, il centro della vita della Chiesa”.

Il 44/mo Congresso Eucaristico Internazionale venne ospitato da Seul, in Corea del Sud, dal 5 all’8 ottobre 1989. Il Papa inviò come suo Legato il Cardinale Roger Etchegaray, Presidente del Pontificio Consiglio Cor Unum. Come accaduto nel 1985, anche per questa edizione Giovanni Paolo II volle recarsi di persona sul posto – in occasione di un viaggio apostolico internazionale in Estremo Oriente - per celebrare la Messa conclusiva del Congresso. “Questo raduno del santo Popolo di Dio – disse il Papa nell’omelia - rivela chiaramente la vera natura della Chiesa, la comunità di coloro che sono rinati a nuova vita. Unita in preghiera e rendendo grazie intorno all’altare, tutta la Chiesa è una con Cristo, il suo capo, il suo salvatore e la sua vita. Perché infatti la Chiesa vive - attraverso l’Eucaristia - la memoria della Passione, morte e Risurrezione di nostro Signore Gesù Cristo. Tutta la Chiesa è qui per onorare Cristo nell’Eucaristia; per ascoltare le parole di vita eterna, che Gesù ci ha dato; e per approfondire l’esperienza della Chiesa nel condividere il pane di vita che soddisfa il bisogno più profondo del nostro essere immortale: la fame del mondo per la vita che Dio solo può soddisfare”.

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