Roma , sabato, 17. agosto, 2024 10:00 (ACI Stampa).
"Non dobbiamo mai sottostimare l'inquietante capacità del male di riprodursi. Ne vediamo terribilmente le conseguenze, che rivelano anche come il non amare aiuta il male. Maria è invocata assieme dai suoi figli che si uccidono tra loro!". Lo ha scritto, il giorno della Solennità dell’Assunta, il presidente della Cei, il cardinale Matteo Zuppi, in un editoriale per il quotidiano “Avvenire” evidenziando che "l'Assunta, oggi, è sempre 'mater dolorosa' con le 'sette spade' che le trafiggono il cuore - quante immagini di Maria ci sono nei nostri paesi! -, 'sta' particolarmente in Europa, in Russia e in Ucraina, in Terra Santa, in Medio Oriente, in Africa e dovunque nel mondo si accendono guerre colpevoli e sprofondano vittime innocenti". Per il porporato "ci sono qua e là alcuni segni di pace, di solidarietà, di volontà di dialogo da raccogliere: per i bambini in Ucraina, per gli ostaggi in Palestina, per i prigionieri fra Stati Uniti e Russia. E tanti altri ancora. Anche nostri, quando cerchiamo di aiutare chi non ha nulla. Segni piccoli, semi minuscoli. Un inizio che chiede però più audacia e creatività". “Piccolissimi semi di pace, che però sono decisivi quando c’è solo il terribile seme della guerra”, ha detto il cardinale Zuppi, che è anche arcivescovo di Bologna, parlando dell’accoglienza di bambini e ragazzi provenienti dall’Ucraina da parte di alcune famiglie italiane per le vacanze, nell’ambito del progetto “È più bello insieme”, coordinato da Caritas Italiana con l’Ufficio nazionale per la pastorale della famiglia della Cei, in collaborazione con Caritas Spes, Caritas Ucraina, la Segreteria della Chiesa greco-cattolica in Ucraina, la Nunziatura in Ucraina, le Ambasciate ucraine in Italia e presso la Santa Sede ( ne avevamo accennato la settimana scorsa, ndr). Lo slogan dell’iniziativa ricorda che “insieme è più bello: è bellissimo per chi esce dalla guerra, dalla violenza, dalle notti con le bombe, dal papà che non è tornato, dall’angoscia di qualcosa di tanto grande che cambia tutta la vita”, ha sottolineato il presidente della Cei che sabato 9 agosto scorso, presso la parrocchia San Martino Vescovo a Chieti Scalo, ha incontrato i minori accolti nella diocesi di Chieti-Vasto. “Il seme più bello – ha aggiunto il porporato - è anche per noi, perché molte volte noi sappiamo che cosa fare di fronte a un male così grande e questo lo possiamo fare”. Numerose le famiglie che hanno deciso di aprire le porte delle loro case ai ragazzi ucraini: “è un’esperienza positiva – sottolinea don Marco Pagniello, direttore della Caritas Italiana – non solo per i bambini e per i loro accompagnatori, ma soprattutto per le diocesi che li hanno accolti, le parrocchie che hanno avuto la possibilità di toccare con mano gli orrori della guerra e di dare loro speranza, così che rientrando nel loro Paese potranno raccontare e sperimentare che la pace è possibile quando le persone si incontrano”. Questa settimana, in occasione del Ferragosto, tante le iniziative di solidarietà promosse da diocesi, movimenti, associazioni del mondo cattolico in Italia.
In tante città del nostro Paese “Ferragosto della solidarietà”, promosso dalla Comunità di Sant’Egidio con tanti appuntamenti a cui hanno partecipato anziani soli, persone senza dimora, migranti, alcuni dei quali giunti con i corridoi umanitari e ormai integrati. Molti di loro hanno anche aiutato a servire a tavola e ad accogliere i nuovi arrivati. Tra i volontari anche alcune donne ucraine e alcuni afghani a tre anni esatti dalla grande fuga di Kabul che cominciò il 15 agosto del 2021. A Roma l’evento principale alla mensa di via Dandolo, a Trastevere. Ma pranzi e feste sono stati vissuti anche nei numerosi cohousing e convivenze realizzati da Sant’Egidio con anziani, persone con disabilità, ex senza fissa dimora e nei centri presenti in diversi quartieri, come, la sera del 14 agosto, a piazza dei Consoli (Tuscolano), con tanti nuclei familiari, soprattutto italiani, che ogni settimana ricevono pacchi alimentari e aiuti contro il carovita. E poi cocomerata nelle carceri di Rebibbia e Regina Coeli.
E ancora a Milano, a Genova, Padova, Napoli e in altre città. Oltre 220 senza tetto a Milano hanno partecipato al pranzo di Ferragosto dell'Opera Cardinal Ferrari. A servire a tavola 24 volontari per un menù fatto di 5 portate. Al pranzo era presente anche mons. Luca Bressan, che ha portato anche i saluti dell'arcivescovo di Milano, Mario Delpini, attualmente all'estero. Il presule, infatti, è in visita presso la Repubblica Democratica del Congo che soffre una delle peggiori crisi umanitarie al mondo. Qui sono presenti due sacerdoti fidei donum della diocesi milanese: don Francesco Barbieri e don Maurizio Canclini, che fino al 22 agosto riceveranno l’arcivescovo Delpini in visita.
In Congo anche il vescovo di Vicenza, Giuliano Brugnotto, per la beatificazione di due martiri vicentini: fratel Vittorio Faccin (nato a Villaverla nel 1934) e padre Giovanni Didonè (nato a Cusinati di Rosà nel 1930), due missionari saveriani uccisi nel 1964. Con loro vennero uccisi anche un altro saveriano, il bergamasco Luigi Carrara, e un prete congolese, Albert Joubert. I quattro sono stati riconosciuti martiri dalla Chiesa cattolica il 14 dicembre 2023. Alla beatificazione, che verrà celebrata nella cattedrale di Uvira, saranno presenti fedeli provenienti dalle province di Vicenza, Padova e Bergamo. Mons. Brugnotto concelebrerà la Messa presieduta dal card. Ambongo Besungu Fridolin, arcivescovo di Kinshasa.
In visita alle missioni in Rwanda il vescovo di Lucca, Paolo Giulietti. Qui da cinquant' anni esiste un profondo legame tra la diocesi di Lucca e quella locale di Byumba. Nel suo viaggio Giulietti visita i progetti missionari "A piccoli passi" dedicato al recupero psico-fisico di bambini con handicap motori e/o mentali; e "I figli del Villaggio" dedicato al sostegno ai bambini/adolescenti orfani di genitori malati di Aids.