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Il Papa ai capitoli generali di quattro congregazioni: discernimento, formazione e carità

Il discorso del Papa ai partecipanti ai capitoli generali di quattro congregazioni

Il Papa Ai Partecipanti ai Capitoli Generali, 12 agosto |  | Vatican Media / ACI group Il Papa Ai Partecipanti ai Capitoli Generali, 12 agosto | | Vatican Media / ACI group

Papa Francesco ha ricevuto questa mattina in udienza i partecipanti ai capitoli generali di quattro congregazioni. Presenti le suore Domenicane Missionarie di San Sisto, quelle della Società del Sacro Cuore di Gesù, della Presentazione di Maria Santissima al Tempio e i padri Vocazionisti.

"Quattro Capitoli! Quattro Capitoli insieme… si vede che il Prefetto sa risparmiare il tempo – eh? – e li mette insieme. Questa è l’epoca dei Capitoli…", dice subito il Papa!

Francesco ai religiosi e alle religiose parla di discernimento, formazione e carità. Sul discernimento il Papa dice: "Il nostro mondo ha tanto bisogno di riscoprire il gusto e la bellezza di decidere, specialmente per quanto riguarda le scelte definitive, che determinano una svolta decisiva nella vita, come quella vocazionale. Ha bisogno, perciò, di padri e di madri che aiutino, specialmente i giovani, a comprendere che essere liberi non è rimanere eternamente davanti ad un bivio, facendo piccole scappatine a destra e a sinistra, senza mai imboccare veramente una strada. Essere liberi significa scommettere – scommettere! – su un cammino, con intelligenza e prudenza, certo, ma anche con audacia e spirito di rinuncia, per crescere e progredire nella dinamica del dono, ed essere felici, amando secondo il progetto di Dio.".

Formazione. Per il Pontefice "solo chi si riconosce umilmente e costantemente in formazione può a sua volta sperare di essere un buon formatore o formatrice per gli altri”. "La vostra missione è, oggi, decisamente profetica, in un contesto sociale e culturale caratterizzato dalla circolazione vorticosa e continua di informazioni, ma di contro drammaticamente povero di relazioni umane. Urgono ai nostri tempi educatori che sappiano con amore farsi compagni e compagne di cammino per le persone loro affidate", continua il Papa nel suo discorso ai capitoli generali.

Infine, la carità. "Tutte e quattro le vostre fondazioni sono nate per sostenere ed educare giovani indigenti che, senza l’aiuto necessario, non avrebbero potuto accedere a un’istruzione adeguata per il loro futuro, e nemmeno rispondere alla propria vocazione. Santa Maddalena Sofia Barat, San Giustino Maria Russolillo, la Venerabile Maria Antonia Lalia e Madre Caterina Molinari hanno visto in loro un segno di Dio per la loro missione", spiega bene il Papa parlando del terzo punto.

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"Il Signore non ci domanderà: Cosa hai studiato? Quante lauree hai avuto. Qui c’è l’antidoto efficace per vincere, in noi e attorno a noi, la cultura dello scarto: per favore, non scartare la gente, non selezionare la gente con criteri mondani: quanto sono importanti, quanti soldi hanno … questi criteri mondani, fuori. Non scartare, ma ricevere, abbracciare tutti, amare tutti”, conclude infine Papa Francesco.