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Papa Francesco all'Angelus: "Stare attenti ai preconcetti e alla presunzione"

L'Angelus di oggi di Papa Francesco

Papa Francesco | Papa Francesco | Credit Vatican Media Papa Francesco | Papa Francesco | Credit Vatican Media

"Oggi il Vangelo della liturgia ci parla della reazione dei Giudei all'affermazione di Gesù, che dice: io «sono disceso dal cielo». Essi mormorano tra loro: «Costui non è forse Gesù, il figlio di Giuseppe?» ". Citando l'episodio del Vangelo di oggi, Papa Francesco, con queste parole, rivolge il suo saluto prima della preghiera dell'Angelus della domenica in piazza San Pietro. Una Roma accaldata, infuocata, ha accolto il Santo Padre alla finestra dello studio del Palazzo Apostolico. 

Nel suo intervento, poi, Papa Francesco continua: "Stiamo attenti a quello che dicono. Sono convinti che Gesù non possa venire dal cielo, perché è figlio di un falegname e perché sua madre ei suoi fratelli sono gente comune, persone conosciute, normali, come tanti altri. Come potrebbe Dio manifestarsi in modo così ordinario?". 

Seppur i Giudei "osservano la legge, fanno le elemosine, rispettano i digiuni ei tempi della preghiera" tuttavia non lo riconoscono : "Non riescono a credere", dice Papa Francesco. Il Pontefice invita a riflettere su tutto questo "perché a volte può succedere lo stesso anche a noi, nella nostra vita di fede e nella nostra preghiera: può accaderci, cioè, che invece di metterci veramente in ascolto di quello che il Signore ha da dirci" " " , noi da Lui e dagli altri solo una conferma a quello che riteniamo noi, alle nostre convinzioni, ai nostri giudizi".

Infine, l'esortazione a un incontro vero con Dio: "La fede e la preghiera vere sottolineano la mente e il cuore, non li chiudono. Chiediamoci, allora: nella mia vita di fede, sono capace di fare veramente silenzio in me, e di mettermi in ascolto di Dio? Sono disposto ad accogliere la sua voce al di là dei miei schemi e vincendo anche, con il suo aiuto, le mie paure?". Sono queste le domande che Papa Francesco rivolge ai fedeli riunuti in un'assolata e afosa piazza San Pietro.

Dopo la preghiera dell'Angelus, Papa Francesco ha fatto riferimento ai bombardamenti delle città di Hiroshima e Nagasaki "che abbiamo ricordato in questi giorni".  Immancabile il riferimento alla pace nel mondo : "E mentre continuiamo a raccomandare al Signore le vittime di questi eventi e di tutte le guerre, rinnoviamo la nostra intensa preghiera per la pace, specialmente per la martoriata Ucraina, per il Medi Oriente, Palestina, Istraele , Sudan e Myanmar" . Inoltre un riferimento alla memoria liturgica di oggi che vede festeggiare Santa Chiara d'Assisi: "Un pensiero a tutte le clarisse e in particolare a quelle di Valle Gloria a cui mi lega una bella amicizia". Infine, il ricordo del recente incidente aereo avvenuto in Brasile, ieri. 

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