Roma , martedì, 13. agosto, 2024 12:30 (ACI Stampa).
Si sa, l'estate è sempre un momento di ristoro dal trambusto quotidiano. Cessare, almeno per qualche giorno, il lavoro, è abitudine – almeno per i più – assai diffusa. Chi preferisce un bel viaggio lontano, chi magari qualche meta vicina. Ultimamente, visti i magri tempi, dipende molto dalla disponibilità economica, non possiamo nascondercelo. Ma sono molti, ormai, che decidono, invece, di cogliere questo momento per potersi dedicare, magari, ad attività che – durante l'anno – non si ha tempo di coltivare. E per fare questo, non è proprio indispensabile lasciare la propria città. L'importante è rigenerare lo spirito. Certo, coniugare mente e spirito, in Italia, non è tanto difficile. La nostra terra, il famoso “belpaese”, ci fornisce davvero delle occasioni speciali, e – molte volte – uniche nel panorama europeo.
AciStampa, allora, vi propone un tour immaginario in queste mete che vedono la bellezza coniugarsi con la apiritualità: chiese, conventi, chiostri, che nella natura - vicino al mare, o in montagna - sono ricchi di storia.
Continuiamo il nostro viaggio tra le chiese immerse nella natura, nel verde.
Là fuoresce il tritone/ dai flutti che lambiscono/ le soglie d’un cristiano/ tempio, ed ogni ora prossima/ è antica”. Il “cristiano tempio” a cui fa riferimento Eugenio Montale, nella sua “Portovenere” è la Chiesa di San Pietro. E, visto il Santo di cui porta il nome, possiamo ben dire che questa chiesa, ha le sue fondamenta davvero nella roccia. E’ situata sulla punta estrema del golfo della Spezia, in Liguria. Posta lì, su quella roccia, è davvero imponente e – alo stesso tempo – fornisce al luogo un’aurea di sacralità. E’ stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità, dall’UNESCO. Le origini della costruzione sono antichissime. Risalgono al V secolo, anche se nel corso dei secoli, ha subito vari interventi, divenendo un perfetto esempio di arte gotico-genovese. Nel 1494, fu soggetta a un grave incendio. Il restauro della chiesa è relativamente recente, dal 1929 al 1934.
Dalla Liguria, ci spostiamo in Piemonte. Una leggera brezza spira: un po' di sollievo dal torrido caldo. Siamo a Montechiaro d'Asti, in Piemonte. E' la chiesa dei Santi San Nazario e Celso, edificata in una zona rurale, in cima ad una collina. Tipica chiesa romanica di campagna, che una volta apparteneva al Castello di Mairano. La chiesa di San Nazario risale all’XI secolo, ma è stata pesantemente danneggiata intorno alla metà del XIX secolo. Ha ancora eleganti decorazioni alle finestre e alle porte, così come presso l’abside semicircolare. Il suo alto campanile con i colori policromi – grazie all’uso alternato di mattoni e arenaria – svetta in cima a questa collina, e sembra quasi toccare il cielo con la sua piccola croce posta all’estremità più alta.