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Le "Madonnelle Romane" , nel Rione Trevi con la Madonna della Croce

Oggi siamo in Via della Panetteria nel Rione Trevi con la Madonna della Croce

La Madonna della Croce |  | Libreria Romana Società Editrice La Madonna della Croce | | Libreria Romana Società Editrice

Le "Madonnelle Romane" accompagnano da secoli cittadini di Roma e turisti lungo le vie della Capitale.

"O Madonnelle" romane dei secc. XIV-XX sono state raccolte e studiate in particolare nel libro "Madonnelle romane e religiosità popolare", edito da Romana Società Editrice, in occasione della mostra mariana in San Michele a Ripa Grande del 1991. Il volume contiene 75 illustrazioni riproducenti altrettante Edicole romane scelte tra quelle di carattere devozionale, miracoloso, artistico, storico e tecnico.

Oggi grazie al volume scopriamo la Madonna della Croce in Via della Panetteria nel Rione Trevi.

Secondo il libro,la Madonna, raffigurata a mezzo busto, sostiene con una mano il Bambino, in piedi, che benedice con la destra e regge con la sinistra la croce. Il dipinto, su tavola, di forma ovale, con cornice in legno e vetro di protezione, è inserito in un medaglione bombato in stucco con decori e foglie e ornato in alto con nastri, in basso con motivi floreali.

Invece secondo il Parsi “ la pittura ha un suo fascino particolare, proveniente dal colore caldo e succoso e dalla cura con cui sono resi i particolari, che le donano una certa preziosità”. L’opera barocca nell’aspetto è data al Seicento – solo per considerazioni di carattere stilistico – dallo stesso Parsi, mentre lo studioso Rufini riferisce l’affermazione di alcuni devoti, che provvedevano alla sua illuminazione, i quali sostenevano che l’immagine era stata dipinta alla metà del Settecento.

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La composizione è sormontata da un baldacchino in lamiera a sei spicchi orlati con frange. Una mensola con foglie d’acanto sorregge un lumino a forma di conchiglia, ma doveva esserci un tempo una lampada a muro in ferro della quale rimane solo la decorazione iniziale del braccio. Secondo il volume lo stato di conservazione è buono, essendo stata restaurata dal Comune di Roma nell’Anno santo del 1975.