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La Chiesa in Asia: Singapore, due secoli di storia ed un missionario francese

La porta della Cina fu evangelizzata due secoli fa. A portare il cattolicesimo, la straordinaria figura di un missionario francese

Laurent Imbert | Monsignor Laurent Imbert, evangelizzatore di Singapore | Cattedrale del Buon Pastore di Singapore Laurent Imbert | Monsignor Laurent Imbert, evangelizzatore di Singapore | Cattedrale del Buon Pastore di Singapore

Nel 2021, la Chiesa di Singapore ha festeggiato il suo duecentesimo anniversario di evangelizzazione. Perché fu l’11 dicembre 1821 che San Laurent Imbert, religioso delle Missioni Estere di Parigi, diventato poi vicario apostolico in Corea e martirizzato nel 1839, sbarcava a Singapore, centro di traffici e scambi già noto e fondato dai britannici appena due anni prima.

Imbert era arrivato sulla punta della penisola malese per incontrare la comunità cattolica che al tempo aveva massimo 12 o 13 individui. Lui stesso, dopo due settimane nel Paese, aveva fatto questo calcolo, e lo aveva inviato in una lettera del 15 dicembre all’allora vicario apostolico del Siam Esprit-Marie-Joseph Florens.

Fu così che iniziò l’evangelizzazione. Da 12-13 cristiani, oggi ci si trova di fronte ad una comunità di circa 360 mila battezzati, il 15 per cento dei 5,7 milioni di abitanti locali. Molta acqua, insomma, è passata sotto i ponti da quel primo rapporto conosciuto e ufficiale del nuovo insediamento di Singapore. Anche la dedicazione della prima chiesa cattolica del Paese al Buon Pastore ha un collegamento diretto con Saint Imbert.

Laurent Imbert era nato a Marignac, in Francia, nel 1796, entrò nel seminario della Società delle Missioni Estere di Parigi nel 1818, fu ordinato sacerdote il 18 dicembre 1819 e già nel 1820 partì per i suoi doveri missionari.

Prima, Imbert si fermò a Penang, dove mancavano insegnanti nel nuovo Collegio Generale, e dove lui operò come insegnante. Quindi, si mosse verso la Cina fermandosi però a Singapore proprio su richiesta del vesvovo Florens, che chiedeva appunto un rapporto sulla situazione dei cattolici nel Paese.

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Nella lettera del 15 dicembre, Imbert scrisse al vescovo Florens: “Sono arrivato a Singapore l’11 e ho visitato, secondo le Sue richieste, i cattolici di questo nuovo insediamento. Sono solo 12 o13 di numero, vivono tutti in condizioni pietose e hanno dimenticato la loro fede”.

Il 26 aprile 1836, padre Imbert venne nominato vicario apostolico di Corea. Quasi un anno dopo, è stato consacrato ed entrò in Corea in segreto, perché era tempo di persecuzione cattolica. Una persecuzione che intensificò nel 1839, quando le autorità ordinarono di uccidere tutti i cristiani.

Imbert fu tradito, e arrestato insieme ai suoi convertiti coreani il 10 agosto 1839. Prima di arrendersi, celebrò Messa. Fu subito torturato, sperando che potesse rivelare dove si trovassero altri missionari stranieri.

Credendo che le vite dei suoi convertiti coreani sarebbero state risparmiate, il vescovo Imbert scrisse una lettera ad altri due missionari delle Missioni Estere, padre Pierre-Philibert Maubant, e padre Jacques-Honoré Chastan, che erano nascosti.

Padre Imbert disse loro di arrendersi, ricordando che “in alcune circostanza, il Buon Pastore dà la vita per le sue pecore”.

E così, i due si arresero. Tuttavia il loro sacrificio fu vano, perché le autorità coreane non smisero di sterminare i convertiti. I tre missionari furono poi decapitati il 21 settembre 1839 a Saenamteo.

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La notizia del martirio di Padre Imbert giunse a Singapore in un temo in cui il capo della missione, padre Jean Marie Beaurel e il vescovo Jean-Baptist Broucho stavano valutando che nome dare alla chiesa cattolica che stavano costruendo. Fu così dedicata al Buon Pastore, ispirati proprio dalla lettera di Imbert. La chiesa del Buon Pastore fu inaugurata il 6 giugno 1847.

Il vescovo Imbert e I padre Mabant e Chastan furono beatificati il 5 luglio 1925, e canonizzati il 6 maggio 1984.

Le reliquie di San Laurent Imbert si trovano nel battistero della cattedrale, scoperte per la prima volta in un piccolo canestro al primo piano della Sacrestia della Cattedrale del Buon Pastore da padre René Nicolas, allora procuratore delle Missions Ètrangeres e prete assistente della cattedrale.

Nel 2006, per commemorare il 25esimo anniversario dello stabilimento dele relazioni diplomatiche tra Santa Sede e Singapore e il 20esimo anniversario della visita pastorale di Giovanni Paolo II a Singapore, una statua di Saint Laurent Imbert posta ai piedi della cattedrale è stata svelata e benedetta dal Cardinale Renato Raffaele Martino, al tempo presidente del Pontificio Consigio della Giustizia e della Pace.

 

(8-continua)