Città del Vaticano , giovedì, 4. febbraio, 2016 10:30 (ACI Stampa).
Fino al prossimo 10 febbraio a pochi passi da San Pietro per chi vuole conoscere da vicino San Pio sono esposti alcuni ricordi sacri della vita del frate.
Una piccola mostra è stata allestita nella Sala del Capitolo del Palazzo Cardinal Cesi in via della Conciliazione e si possono vedere la culla in cui fu adagiato il piccolo Francesco Forgione da sua madre Maria Giuseppa De Nunzio; il reliquiario della beatificazione realizzato dall’orafo franco-georgiano Goudgji; un guanto di lana marrone utilizzato da Padre Pio nel marzo 1968; due pezzuole di lino utilizzate dal Santo per astergere la ferita del costato; un purificatoio, un manutergio e un fazzoletto usati dal Cappuccino durante la Messa del 40° della sua stimmatizzazione; una camicia da notte attestante che Padre Pio viveva il fenomeno mistico della flagellazione; una maglia intima che presenta una macchia di sangue in corrispondenza della spalla destra, attestante che il Frate aveva anche la ferita che Gesù si procurò portando la croce sulla via del Calvario; il libro delle professioni della Provincia religiosa di Foggia dei Frati Minori Cappuccini, aperto alla pagina su cui fra’ Pio da Pietrelcina scrisse di suo pugno l’attestazione della sua professione perpetua (emessa il 27 gennaio 1907); tre lettere originali scritte da Padre Pio; uno dei confessionali dove ha confessato, contenente una statua di cera del Santo; una ricostruzione dell’ultima Messa celebrata dal Cappuccino stigmatizzato (paramenti e altare). Inoltre è esposto un quadro votivo di Salvatore Fiume donato al Convento di San Giovanni Rotondo.
La mostra si visita dalle ore 10,00 alle ore 18,00 e l’ingresso è libero.