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Papa Francesco: "Non si può, in nome di Dio, fomentare il disprezzo dell’altro"

Il Papa incontra una Delegazione della Comunità Afgana in Italia

Il Papa con la comunità Afgana |  | Vatican Media / ACI group Il Papa con la comunità Afgana | | Vatican Media / ACI group

Papa Francesco questa mattina ha anche incontrato l’Associazione Comunità Afgana in Italia. Il Papa inizia il suo discorso ripercorrendo i tempi duri dell'Afghanistan e chiede di non fomentare l'odio per gli altri in nome della religione o di Dio.

"L’Afghanistan, negli ultimi decenni, ha avuto una storia complicata e drammatica, caratterizzata da un susseguirsi di guerre e di conflitti sanguinosi, che hanno reso assai difficile per la popolazione condurre un’esistenza tranquilla, libera e sicura. L’instabilità, le operazioni belliche, con il loro carico di distruzione e di morte, le divisioni interne e gli impedimenti a vedersi riconosciuti alcuni diritti fondamentali, hanno spinto molti a prendere la via dell’esilio. Io ho incontrato alcune famiglie dell’Afghanistan che sono venute qui", dice il Papa.

"Tutto questo poi trova una rilevanza ancora maggiore nell’area di confine con il Pakistan, dove l’intreccio delle etnie e l’estrema “porosità” dei confini determinano una situazione non facile da decifrare e nella quale è molto arduo rendere effettiva una normativa che sia concretamente recepita e applicata da tutti", continua il Pontefice che proprio oggi durante l'Udienza Generale ha chiesto a tutti di pregare affinchè vengano abolite tutte le discriminazioni etniche.

"Il fattore religioso, per sua natura, dovrebbe contribuire a stemperare le asprezze dei contrasti, dovrebbe creare lo spazio perché a tutti vengano riconosciuti pieni diritti di cittadinanza su un piano di parità e senza discriminazioni. Tuttavia, diverse volte la religione subisce manipolazioni e strumentalizzazioni, e finisce per servire a disegni che non sono compatibili con essa. In questi casi la religione diventa fattore di scontro e di odio, che può sfociare in atti violenti. E voi lo avete visto, alcune volte. Io ricordo, quel momento duro, aver visto filmati nelle notizie: con quanta durezza, con quanto dolore …", ricorda tristemente Papa Francesco.

"È perciò indispensabile che in tutti maturi la convinzione che non si può, in nome di Dio, fomentare il disprezzo dell’altro, l’odio e la violenza. Vi incoraggio, dunque, a proseguire nel vostro nobile intento di promuovere l’armonia religiosa e di operare affinché vengano superate le incomprensioni tra le diverse religioni per costruire così un percorso di dialogo fiducioso e di pace. È un cammino non semplice, che a volte subisce delle battute d’arresto, ma è l’unico cammino possibile, da perseguire con tenacia e costanza, se davvero si desidera fare il bene della comunità e favorire la pace", questa la richiesta del Papa.

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