Città del Vaticano , giovedì, 8. agosto, 2024 14:00 (ACI Stampa).
Quanto è stata importante l’Unione Europea per i pontificati contemporanei? Nel corso del XX secolo, i Papi si sono spesso dedicati al progetto di “comunione” delle nazioni europee, come antidoto al crollo degli Imperi e come necessario sviluppo di una fratellanza tra i popoli che portasse alla pace. Ma non tutti hanno dedicato all’Europa la stessa centralità. Secondo lo storico Philippe Chenaux, i Papi che più si sono dedicati all’Europa sono stati Pio XII e Giovanni Paolo II, sebbene da prospettive molto diverse.
Chenaux argomenta la questione nel saggio “Il Papato contemporaneo e la costruzione di un’Europa unita come fattore di pace”, contenuto nel libro “Diplomazia. Religione. Nazione”, edito dalla Libreria Editrice Vaticana e curato dallo storico Matteo Luigi Napolitano.
Perché questa differenza di posizione? Dipende da due fattori: il periodo storico e la provenienza geografica.
Chenaux spiega che “i Papi del periodo tra le due guerre (Benedetto XV e Pio XIII) hanno espresso due idee fondamentali riguardo all’Europa: l’idea di una profonda crisi spirituale consecutiva alla Grande Guerra e l’idea della necessità di un’organizzazione giuridica internazionale fondata sulla riconciliazione tra vincitori e vinti.
Pio XII prende le mosse da questi due Papi, ma vivendo un periodo differente. È il periodo in cui inizia la costruzione europea, e dunque gi insegnamenti di Pio XII sull’Europa hanno soprattutto un carattere normativo.