Advertisement

Papa Francesco: "Il vero pane è Gesù"

Al termine dell'Angelus il Papa ha pregato per il Medio Oriente ed il Venezuela, esprimendo poi gratitudine ai parroci

Papa Francesco |  | Vatican Media Papa Francesco | | Vatican Media

Se ciascuno dona agli altri ciò che ha, con l’aiuto di Dio, anche con poco tutti possono avere qualcosa”. Lo ha ricordato il Papa, stamane, commentando il Vangelo durante l’Angelus domenicale.

La folla, le persone saziate dopo la moltiplicazione dei pani e dei pesci – ha spiegato Papa Francesco – scambiano “Gesù per una specie di prestigiatore, e sono tornati a cercarlo, sperando che ripetesse il prodigio come se fosse una magia. Sono stati protagonisti di un’esperienza per il loro cammino, ma non ne hanno colto la portata: la loro attenzione si è concentrata solo sui pani e sui pesci, sul cibo materiale, che è finito subito. Non si sono accorti che quello era solo uno strumento, attraverso cui il Padre, mentre saziava la loro fame, rivelava loro qualcosa di molto più importante: la via della vita che dura per sempre e il gusto del pane che sazia oltre ogni misura”.

Il vero pane – ha ribadito il Papa - era ed è Gesù. Le cose materiali non riempiono la vita: solo l’amore lo può fare. E perché ciò accada la strada da imboccare è quella della carità che non tiene nulla per sé, ma condivide tutto”.

Dopo aver recitato l’Angelus il Papa ha ricordato la situazione in Libano e in Medio Oriente.

“Venerdì  in Libano – ha detto - è stato beatificato il patriarca Stefano El Douaihy, maestro di fede fu testimone di speranza accanto alla gente. Anche oggi il popolo libanese soffre tanto, specialmente le famiglie delle vittime dell’esplosione al porto di Beirut, auspico che si faccia presto giustizia e verità. Seguo con preoccupazione la situazione in Medio Oriente: auspico che il conflitto sanguinoso e violento non si estenda, prego per le vittime, per i bambini innocenti, sono vicino alla comunità drusa e alle popolazioni in Israele, Libano, Palestina. Si dialoghi perché cessi fuoco a Gaza e si liberino gli ostaggi, si soccorra la popolazione. Gli attacchi mirati e le uccisioni non sono una soluzione, generano odio e vendetta: basta: non soffocate la parola pace”.

Advertisement

Il pensiero di Francesco è andato poi al Venezuela. Il Papa ha lanciato un appello a “cercare la verità e a esercitare moderazione senza violenza, ad avere a cuore la popolazione  e non interessi di parte”.

Dopo aver espresso vicinanza alla popolazione del Kerala colpite da piogge torrenziali, il Papa ha ricordato la “memoria del Santo Curato d’Ars, in molti Paesi si celebra la festa del parroco. Esprimo – ha concluso - vicinanza e gratitudine ai parroci che tra sofferenze si consumano per Dio e il popolo”.