Città del Vaticano , mercoledì, 3. febbraio, 2016 10:25 (ACI Stampa).
“Il Signore della misericordia, vuole salvare tutti: il problema è lasciare che entri nel cuore”.Ancora un catechesi dedicata alla misericordia da Papa Francesco nella udienza del mercoledi. Il tempo incerto ha limitato le presenze, ma il Papa ha comunque avuto almeno 10 mila fedeli ad ascoltarlo sul tema del rapporto tra giustizia e misericordia.
Una giustizia, quella di Dio, che non è quella “retributiva, che infligge una pena al colpevole, secondo il principio che a ciascuno deve essere dato ciò che gli è dovuto”, una strada che non “argina il male”. Quella divina si rivolge “direttamente al colpevole per invitarlo alla conversione, aiutandolo a capire che sta facendo il male, appellandosi alla sua coscienza. In questo modo, finalmente ravveduto e riconoscendo il proprio torto, egli può aprirsi al perdono che la parte lesa gli sta offrendo. E questo è bello, la persuasione, in questo modo il cuore si apre al perdono che gli viene offerto. È questo il modo di risolvere i contrasti all’interno delle famiglie, nelle relazioni tra sposi o tra genitori e figli, dove l’offeso ama il colpevole e desidera salvare la relazione che lo lega all’altro. Non tagliare quella relazione, quel rapporto”.
Un cammino più difficile certo, dice il Papa, ma “è così che Dio agisce nei confronti di noi peccatori. Il Signore continuamente ci offre il suo perdono e ci aiuta ad accoglierlo e a prendere coscienza del nostro male per potercene liberare. Perché Dio non vuole la nostra condanna, ma la nostra salvezza. Dio non vuole la condanna d i nessuno, qualcuno potrà dirmi che la condanna di Pilato potrebbe essere giusta, o anche di Giuda ma invece no! Il Dio della Misericordia vuole salvare tutti, il problema è chi vuole farsi davvero entrare Dio nel cuore”
Il cuore del Padre “vuole che i suoi figli vivano nel bene e nella giustizia, e perciò vivano in pienezza e siano felici. Un cuore di Padre che va al di là del nostro piccolo concetto di giustizia per aprirci agli orizzonti sconfinati della sua misericordia”.