Il Dicastero per l’Evangelizzazione, Sezione per le questioni fondamentali dell’evangelizzazione nel mondo, attraverso una nota diffusa stamane fa sapere che in vista del Giubileo 2025 " è stata recentemente sollevata la questione di poter prevedere la configurazione e l’apertura della Porta Santa nelle Chiese Cattedrali, nei Santuari Internazionali e Nazionali, come anche in altri luoghi di culto particolarmente significativi.

"Pur nella più sensibile considerazione delle motivazioni di carattere pastorale e devozionale che possono aver suggerito tale lodevole aspirazione, si ritiene doveroso - spiega la nota - richiamare le precise indicazioni stabilite dal Santo Padre nella Bolla Spes non confundit, che indica come Porta Santa quella della Basilica di San Pietro e delle altre tre Basiliche Papali, ossia San Giovanni in Laterano, Santa Maria Maggiore e San Paolo fuori le Mura, fatta eccezione per il desiderio espresso dal Santo Padre di voler personalmente aprire una Porta Santa in un carcere".

"È altresì ben noto - conclude il Dicastero - che segno peculiare e identificativo dell’Anno Giubilare è l’indulgenza che intende esprimere la pienezza del perdono di Dio che non conosce confini attraverso il Sacramento della Penitenza e i segni di carità e speranza. Pertanto, per vivere in pienezza questo momento di grazia, si esorta a fare riferimento ai particolari luoghi e alle diverse modalità indicate dal Decreto della Penitenzieria Apostolica del 13 maggio 2024".

In occasione del Giubileo straordinario della Misericordia - tra il 2015 e il 2016 - Papa Francesco aveva concesso l'apertura della porta santa anche nelle cattedrali diocesane e in altri luoghi significativi per i fedeli. Lo stesso Pontefice aveva aperto la porta santa della cattedrale di Bangui, nella Repubblica Centrafricana, nel novembre 2015.