Città del Vaticano , domenica, 28. luglio, 2024 12:15 (ACI Stampa).
Sono le tre azioni che si trovano nel miracolo dei pani e dei pesci offerto dalla liturgia di oggi e che Gesù ripete nell’ultima cena. E Papa Francesco all’ Angelus ha commentato con una domanda: “io credo davvero, per grazia di Dio, di avere qualcosa di unico da donare ai fratelli, oppure mi sento anonimamente “uno fra i tanti”? Sono protagonista di un bene da donare ?Sono grato al Signore per i doni con cui continuamente mi manifesta il suo amore? Vivo la condivisione con gli altri come un momento di incontro e di arricchimento reciproco?”.
Così “riconosciamo di avere qualcosa di buono da dare, e diciamo il nostro “sì”, anche se ciò che abbiamo è troppo poco rispetto alle necessità”. Quello del ragazzo che dona cinque pani “è un gesto chepuò sembrare poca cosa, se pensiamo agli immensi bisogni dell’umanità, proprio come i cinque pani e i due pesci di fronte a una folla di migliaia di persone; ma Dio ne fa la materia per il miracolo più grande che esista: quello in cui Lui stesso si rende presente in mezzo a noi, per la salvezza del mondo”. Un modo di dire grazie “Tutto quello che ho è dono tuo, e per ringraziarti io posso solo ridarti quello che Tu per primo mi hai donato aggiungendo qualcosa, dire al Signore ti amo” un amore piccolo ma Dio lo riceve.
E infine la condivisione: “Nella Messa è la Comunione, quando insieme ci accostiamo all’altare per ricevere il Corpo e il Sangue di Cristo: frutto del dono di tutti trasformato dal Signore in cibo per tutti. È un momento bellissimo, che ci insegna a vivere ogni gesto d’amore come dono di grazia, sia per chi dà sia per chi riceve”.
Dopo la preghiera mariana il Papa ha pregato per le vittime della frana in Etiopia, mentre nel mondo c’è tanta gente che soffre per la calamità e la fame si continuano a vendere armi e bruciare risorse per alimentare le guerre uno scandalo che la comunità non dovrebbe tollerare, e contraddice lo spirito olimpico. La guerra è una sconfitta ripete il Papa.
Poi il ricordo per la giornata degli anziani e la loro solitudine, la loro voce dice non abbandonarmi rafforziamo l’alleanza tra generazioni: “diciamo no alla solitudine degli anziani, il nostro futuro dipende dal rapporto tra nonni e nipoti”.