Il Vangelo ci rivela che il cuore umano-divino di Gesù è un cuore compassionevole. E’ così attento alle necessità dell’uomo che interviene per soccorrerlo anche nelle sue necessità materiali e nei suoi bisogni primari. Gesù, dunque, vive in un profondo dialogo d’amore con il Padre suo celeste e nello stesso tempo presta grande attenzione a ciò che succede intorno a Lui, si rende presente alle vicende umane  ed entra pure nei dettagli dell’esistenza delle persone.

Così, ad esempio, dopo avere riportato in vita la figlia di Giairo, ordina che le sia dato da mangiare; in mezzo allo stupore causato dalla resurrezione di Lazzaro interviene e ordina: “scioglietelo e lasciatelo andare”; dopo avere mandato i suoi discepoli ad annunciare il regno di Dio presente, si accorge che essi sono stanchi e provati e necessitano di risposo. Questa attenzione così delicata di Gesù nei confronti di chi gli sta intorno, ci insegna a vivere la carità nelle situazioni semplici e quotidiane della vita. San Paolo nella seconda Lettura della santa Messa ci ricorda che l’amore per i fratelli richiede l’esercizio delle virtù dell’umiltà e della pazienza senza le quali non è possibile la reciproca accoglienza e l’affabilità.

Gesù, - è il vangelo di questa domenica - ha sfamato, moltiplicando i pani e i pesci, la folla che lo seguiva perchè attirata dal suo insegnamento e affascinata dalla sua personalità. Dopo che tutti hanno mangiato, ordina agli apostoli di  raccogliere i pezzi avanzati. Perché questo ordine? Nei “pezzi avanzati che, - a confronto della straordinarietà del prodigio hanno uno scarso valore -, noi possiamo vedere la nostra vita la quale è fatta prevalentemente di relazioni, eventi, attività, incontri privi di rilievo e di scarsa risonanza a livello mediatico. Nonostante questo, la vita, insegna il Signore, può acquistare un valore immenso se la arricchiamo con l’amore che viene da Lui.  Una parola amabile, l’aiuto ad un fratello stanco o preoccupato, un atto di gentilezza, la gratitudine per il bene ricevuto, un semplice saluto o sorriso…manifestano attenzione, considerazione, apprezzamento e stima verso gli altri e attribuiscono una risonanza sproporzionata al piccolo gesto compiuto.

Dio non ci chiede nulla di superiore alle nostre forze. Ci chiede, in ogni momento della giornata, di portare amore nella vita familiare, nelle relazioni sociali, nel compimento del dovere, nella preghiera. Chiediamo alla Vergine Maria che ci aiuti a valorizzare ciò che sembra privo di importanza, ciò che non è appariscente con la consapevolezza che ogni gesto di bene ha la sua ricompensa dal Signore.