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Concluso il XIII raduno del movimento Equipes Notre Dame: "Andiamo con cuore ardente"

Dal 15 a 20 luglio si è tenuto a Torino il XIII raduno internazionale del movimento laicale di spiritualità coniugale “Equipes Notre Dame”

Il logo del XIII raduno internazionale | Il logo del XIII raduno internazionale | Credit Equipes-notre-dame.com Il logo del XIII raduno internazionale | Il logo del XIII raduno internazionale | Credit Equipes-notre-dame.com

Dal 15 al 20 luglio 2024 all’Arena Inalpi di Torino si è tenuto il XIII raduno internazionale del movimento laicale di spiritualità coniugale “Equipes Notre Dame” nato per rispondere all’esigenza delle coppie di sposi di vivere in pienezza il sacramento del Matrimonio. Il tema scelto per questa edizione è stato “Andiamo con cuore ardente” che richiama il racconto evangelico dei Discepoli di Emmaus. Le Équipe Notre-Dame sono nate in Francia intorno al 1938 per iniziativa di alcune coppie che, insieme a tale padre Henry Caffarel, cominciarono a incontrarsi mensilmente per approfondire il significato del Matrimonio.

“Chiamati a vivere in comunione con Cristo. Chiamati a vivere in comunione con il nostro coniuge. Chiamati a vivere in comunione come famiglia”: queste le tre frasi-chiave, i tre obiettivi del raduno di questa edizione. L’incontro - al quale hanno partecipato 86 Paesi di 5 continenti - si è concluso con la stesura di una “Lettera agli equipiers” di tutto il mondo, firmata da Clarita ed Edgardo Bernal, la coppia a capo del movimento fino a oggi, e da chi guiderà il movimento per i prossimi sei anni, Mercedes e Alberto Perez.

“Riconosciamo Cristo che cammina accanto a noi e, nutriti dalla sua Parola e dalla sua presenza nel Pane e nel Vino, andiamo a testimoniare e a servire”, così si legge nel documento.  E, più avanti: "L'amore è molto più dell'amore e ci aiuterà a comprendere il nostro amore che si fa sacramento e vissuto come vocazione”. Uno sguardo, infine, alla Sacra Scrittura: “Grazie all'insegnamento della vita delle famiglie della Bibbia e ai loro atteggiamenti, approfondiremo lo spirito di vivere come famiglie accoglienti, non solo interiormente, ma anche esteriormente, riprendendo e rinnovando l'accoglienza, uno dei dieci obblighi originali della Carta”.

Gabriella Gambino, sottosegretario del Dicastero per i Laici, la Famiglia e la Vita, ha così salutato, nella giornata conclusiva, le circa cinquemila coppie provenienti da tutto il mondo: “Avete camminato lungo la strada per Emmaus non da soli, ma come sposi, mano nella mano, avete accolto Gesù, che ha camminato tra voi, in mezzo alla vostra coppia. Vi siete lasciati condurre e avete sentito ardere il vostro cuore. Andate, dunque, da oggi con il cuore ardente a donare i doni che avete ricevuto, mossi dall’ardore, da un calore e dalla forza profonda che nasce dal vostro incontro personale e di coppia con Cristo”. 



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