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Oman, un centro di formazione cristiana a Muscat

Con la posa della prima pietra lo scorso 5 luglio, il Vicariato Apostolico dell’Arabia del Sud rende ancora più visibile la sua presenza in Oman.

Martinelli, Oman | Il vescovo Martinelli pone la prima pietra dell'edificio di formazione cristiana della parrocchia di Santo Spirito nella zona di Ghala, Muscat, 5 luglio 2024 | AVOSA Martinelli, Oman | Il vescovo Martinelli pone la prima pietra dell'edificio di formazione cristiana della parrocchia di Santo Spirito nella zona di Ghala, Muscat, 5 luglio 2024 | AVOSA

La prima pietra di un centro di formazione cristiana è stata posata a Muscat, in Oman, lo scorso 5 luglio, rendendo ancora più visibile la presenza della Chiesa cattolica nel Sultanato e ampliando i “servizi” offerti alla piccola comunità cattolica nel Paese.

La notizia non deve passare inosservata, per vari motivi. Il territorio dell’Oman fa parte del Vicariato Apostolico dell’Arabia del Sud, con sede ad Abu Dhabi, amministrato dal vescovo Paolo Martinelli, OFM. Cap. Sono 4 le parrocchie nel Paese, in cui svolgono il loro ministero 12 sacerdoti.

La Legge Fondamentale dell’Oman dichiara l’Islam religione di Stato e la sharia principale fonte della legislazione nazionale. Tuttavia al suo interno è anche affermata la libertà di religione, unitamente al divieto di discriminazioni su base confessionale.

Eppure, fino al febbraio 2023 Santa Sede ed Oman non avevano relazioni diplomatiche. I contatti si erano accelerati dopo la liberazione del salesiano padre Tom Uzhunnalil, che era stato rapito da terroristi in Yemen e che aveva potuto raggiungere Roma dopo un lungo negoziato mediato dal Sultanato dell’Oman e su un aereo dello stesso Sultanato nel 2017.

Ma come nasce la necessità di un nuovo centro per la formazione cristiana? Quando il vescovo Martinelli ha svolto la sua prima visita pastorale in Oman nel febbraio 2023, si notò che la parrocchia dello Spirito Santo di Ghala aveva bisogno di una nuova infrastruttura che potesse fornire spazi dedicati per corsi di catechismo, raduni comunitari e attività parrocchiali, nonché una residenza per i sacerdoti e vari uffici, assicurandosi che la Chiesa potesse continuare a servire efficacemente la sua comunità in crescita.

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Martinelli ha considerato attentamente la richiesta, anche perché la formazione cristiana è da sempre una delle priorità del suo ministero, e considerando che la parrocchia contava catechisti aperti e disponibili che avevano solo bisogno di un ambiente opportuno per definire la loro missione.

Nel gennaio 2024, il parroco della chiesa dello Spirito Santo, padre George Vadukkut, ha presentato il progetto. Dopo che questo è stato approvato da vicariato e governo, il sito dei lavori è stato benedetto lo scorso 13 giugno, mentre il 5 luglio il vicario apostolico ha posto la prima pietra, in una cerimonia che ha visto la presenza di Ahmed Khamis Masood al Bahri, direttore del Ministero dell’Omano per gli Affari Religiosi.

Nel suo discorso il vescovo Martinelli ha sottolineato che “per essere persone profetiche non basta ricevere i sacramenti del battesimo ed ella cresima, è necessario di far crescere i doni che Dio ci ha donato. Dobbiamo allenarci nella vita cristiana costantemente”.

Da qui, il centro, che “renderà possibile organizzare meglio la formazione cristiana per i bambini, i giovani e gli adulti che crescono nella fede, ed essere in grado di portare a tutti la gioia della fede”.

La parrocchia sorge nel territorio di Ghala, in un terreno donato dal Sultano di Oman Qaboos Bin Said nel 1977, pochi anni dopo la benedizione della prima chiesa del Sultanato. Il sultano riconosceva che i cattolici avevano bisogno di un luogo di culto anche nel territorio, e la decisione del Sultano rifletteva lo spirito di tolleranza e armonia religiosa della regione. La chiesa fu inaugurata il 27 novembre 1987.

Nel 2007, a seguito della devastazione prodotta dal ciclone Gonu sull’Oman, la chiesa dello Spirito Santo ebbe danni ingenti alle sue infrastrutture, rendendo evidente la necessità di rafforzare le infrastrutture.

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Questa necessità divenne ancora più evidente nel momento in cui i principali uffici ministeriali furono spostati dal quartiere di Ruwi a quello di Ghala, creando una grande crescita nella popolazione, incluse molte famiglie cattoliche. I bambini erano meno di cento nel 1987, ed erano più di 2000 a inizio degli anni 10 del 2000.

Con il nuovo edificio, ci saranno dunque le strutture necessarie per poter portare avanti la formazione cristiana in Oman.