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Una pista ciclabile e un monumento in memoria del Venerabile salesiano Don Francesco Convertini

Nella cittadina di Locorotondo (Bari) è stata inaugurata in sua memoria una pista ciclabile e un monumento

Il momento della benedizione della nuova statua a Locorotondo (Bari) | Il momento della benedizione della nuova statua a Locorotondo (Bari) | Credit Ans/Agenzia Info Salesiana
Il momento della benedizione della nuova statua a Locorotondo (Bari) | Il momento della benedizione della nuova statua a Locorotondo (Bari) | Credit Ans/Agenzia Info Salesiana
Il Venerabile Don Francesco Convertini | Il Venerabile Don Francesco Convertini | Credit pd
Il Venerabile Don Francesco Convertini | Il Venerabile Don Francesco Convertini | Credit pd

Nella mattinata del 29 giugno scorso, in occasione dell’89º anniversario del sacerdozio del Venerabile Don Francesco Convertini della Famiglia Salesiana, nella cittadina di Locorotondo (Bari), in Piazza Antonio Mitrano, è stata inaugurata una pista ciclabile a suo nome. Presenti alla cerimonia: il Sindaco della città pugliese, Antonio Bufano, e la Consigliera Comunale, Mariangela Convertini. La pista attraverserà le campagne di Locorotondo per giungere nella contrada di Papariello dove il Venerabile è nato.

All’inizio del percorso ciclopedonale è stata collocata e inaugurata anche una statua che raffigura il missionario salesiano con alcuni bambini: è stata ispirata alle diverse immagini presenti a Krishnagar, in India, luogo in cui visse e operò per molti anni. Il monumento è stato benedetto da Don Stefano Bruno, Vicario cittadino e Parroco della chiesa di “San Giorgio Martire”, parrocchia dove è stato battezzato il Venerabile. 

Il Venerabile Francesco Convertini nasce il 29 agosto 1898 a Locorotondo (in provincia di Bari), in contrada Papariello. Rimasto orfano dei genitori, nel 1909, insieme al fratello, viene affidato ai nonni. Chiamato alle armi durante la Prima Guerra Mondiale, viene inviato sul fronte del Trentino. Dopo la disfatta di Caporetto, viene catturato e internato in un campo di concentramento in Polonia. Liberato il 15 novembre del 1918, molto debilitato dall’esperienza della prigionia, contrae la meningite, dalla quale riesce a guarire. Tornato dalla prigionia entra nella Guardia di Finanza a Torino. In questa occasione conosce il salesiano Don Angelo Amadei, che diviene suo confessore e guida spirituale. Poi, la chiamata a Dio. Divenuto missionario, si imbarca per raggiungere l’India dove, dopo aver completato la sua formazione, viene ordinato sacerdote il 29 giugno 1935. Nel 1943, una nuova missione: a Krishnagar, sempre in India. Qui diviene amico di tutti: cristiani, indù e musulmani. Ed è proprio nella località indiana che morirà l’11 febbraio 1976. Un uomo buono e coraggioso, grande evangelizzatore. Ha vissuto il Vangelo in maniera radicale. 

E’ stato dichiarato Venerabile da Papa Francesco il 20 gennaio 2017

 

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