In vista della Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, che si celebrerà il 1° settembre l’Ufficio Nazionale per l’ecumenismo e il dialogo e l’Ufficio Nazionale per i problemi sociali e il lavoro della Cei hanno preparato un sussidio pensato per le diocesi, le parrocchie, le associazioni, gli istituti religiosi, i gruppi e che  vuole contribuire all’approfondimento del Messaggio del Papa per questa giornata. Oltre ad alcune riflessioni proposte per le celebrazioni, schede sul “Tempo del Creato e Insegnamento Religione Cattolica” per la didattica nelle scuole e schede che raccolgono i frutti di quattro gruppi di studio: tecnologia e comunicazione; formazione e conversione ecologica; pastorale e cura del territorio; partecipazione politica e cittadinanza attiva. In questo tempo di vacanze estive sono tanti i vescovi italiani che si stanno rivolgendo con lettere e messaggi ai turisti che arrivano nei territori delle diocesi per trascorrere qualche giorno di ferie (ne abbiamo parlato la settimana scorsa citando alcuni di questi messaggi, ndr).

Altri presuli, in questi giorni, hanno inviato alle comunità diocesane lettere pastorali con riflessioni per il prossimo anno pastorale “La gioia di essere Chiesa” è il titolo dato dal vescovo di Fiesole, mons. Stefano Manetti, per la sua lettera pastorale nella quale sottolinea la bellezza della Chiesa e che inizia con alcune parole di papa Francesco pronunciate due anni fa incontrando i membri del pontificio Seminario Lombardo: “La Chiesa è bella!” e la vogliamo ancora “più fedele allo spirito del Vangelo, più libera, più fraterna e gioiosa nel testimoniare Gesù, animata dall’ardore di raggiungere chi non ha conosciuto il Dio di ogni consolazione”. Una Chiesa “che coltivi una comunione più forte di ogni distinzione e sia ancora più appassionata ai poveri, nei quali Gesù è presente”. Nella Lettera, diffusa in occasione della Solennità di San Romolo, patrono della diocesi, attraverso uno sguardo rivolto all’essere Chiesa della Chiesa, alla sua specificità, il presule raccoglie i frutti di quanto presente e di quanto seminato, per invitare il popolo di Dio a continuare a camminare riscoprendo sempre di più la dimensione della gioia, quale nota fondamentale per vivere il Vangelo.   La lettera è divisa in tre capitoli: “La Chiesa”, “La nostra diocesi”, “Cosa fare” con l’indicazione delle priorità per il prossimo anno pastorale a partire dai ‘gruppi sinodali’.

Signore, insegnaci ad amare” è il titolo della nuova lettera pastorale del vescovo di Termoli-Larino, Gianfranco De Luca. L’occasione di questa lettera è il Giubileo Leoniano che celebra la Parrocchia di San Martino in Pensilis. Aperto nella Pasqua di quest’anno si chiuderà nel corso dell’Anno Santo della Chiesa Universale il 2 maggio 2025. Si tratta – spiega la diocesi sul proprio sito - di una vera occasione di Grazia per la comunità cristiana di San Martino e per tutti i cristiani della Chiesa diocesana di Termoli-Larino sottolineata dal fatto che papa Francesco, attraverso la Penitenzieria apostolica, ha concesso l’indulgenza plenaria nelle domeniche e nelle solennità per tutto il periodo delle celebrazioni del Millenario di San Leo. “Gesù – spiega il vescovo  – ha collegato il riconoscimento dei suoi discepoli alla pratica dell’amore scambievole, certamente non ci ha imposto un giogo impossibile e gravoso. Ha solo dischiuso una possibilità ad una vita nuova, quella del cielo. Nella comunione con Lui questo diventa realtà”.