Lubiana , martedì, 2. febbraio, 2016 10:00 (ACI Stampa).
Si tratta di una visita breve, dal 2 al 4 febbraio. Ma il fatto che il Cardinal Pietro Parolin, segretario di Stato vaticano, vada in Slovenia in questi giorni ad inaugurare la buona nunziatura e a rafforzare i buoni rapporti può anche essere da preludio ad una nuova visita di Papa Francesco in territori balcanici. Magari proprio in quel Kosovo che è stato un cuscinetto per l’arrivo dei rifugiati dalla Siria che premevano al confine con la Macedonia.
Niente ovviamente è certo, ma c’è qualche indizio. Il primo è che il nunzio in Slovenia è l’arcivescovo polacco Juliusz Janusz, nominato il 10 febbraio 2011, che è anche delegato apostolico del Kosovo. Il secondo è che resta un buco nell’agenda di Papa Francesco, un Angelus cancellato il 22 maggio (oltre all’udienza generale del 22 giugno e il successivo Angelus del 26 giugno) che prima risultava “cancellato” nell’agenda della Prefettura della Casa Pontificia e che ora invece semplicemente non compare più tra gli appuntamenti in programma, segno che c’è un buco per un possibile viaggio di un giorno. E il terzo indizio è che sempre Papa Francesco ha fatto un viaggio nei Balcani negli ultimi tre anni: prima Tirana a settembre 2014, quindi Sarajevo a giugno 2015.
E proprio appena prima della visita di Papa Francesco a Sarajevo, Miro Cerar, Primo Ministro di Slovenia, era venuto in visita in Vaticano lo scorso 29 maggio. Nella stessa settimana era stato dal Papa anche il presidente della Croazia: quasi una preparazione del viaggio a Sarajevo.
In quell’occasione, Cerar aveva parlato con il Papa (e poi con il Cardinal Parolin) di relazione tra Chiesa e Stato, ma anche del processo di riconciliazione nazionale che ha luogo in Slovenia. Ma aveva anche avanzato un invito ufficiale per una visita del Papa.
L’agenda del Cardinal Parolin per la sua tre giorni in terra slovena è molto fitta. Ci sarà un incontro con Miro Cerar il 2 settembre, poi nel primo pomeriggio una dichiarazione congiunta presso la sede del governo, e infine la celebrazione della Messa nella Cattedrale di Lubiana, per la conclusone dell’Anno della Vita Consacrata.