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Il Progetto Policoro combatte la disoccupazione. "Investire nel cuore delle persone"

Giovani, Vangelo e Lavoro. L'intervista al formatore nazionale Domenico Smimmo

Progetto Policoro, Domenico Smimmo |  | Daniel Ibanez / ACI group
Progetto Policoro, Domenico Smimmo | Daniel Ibanez / ACI group
Progetto Policoro, Domenico Smimmo |  | Daniel Ibanez / ACI group
Progetto Policoro, Domenico Smimmo | Daniel Ibanez / ACI group

Giovani, Vangelo e Lavoro. Sono queste le tre parole che rappresentano al meglio il Progetto Policoro. Un'iniziativa promossa dalla Conferenza Episcopale Italiana che pone al centro della propria attenzione pastorale i ragazzi, la Parola e il lavoro, al giorno d'oggi così difficile da garantire, soprattutto per certe regioni della nostra Italia.

Al Centro Congressi di Trieste, uno stand con alcuni rappresentanti del progetto, ha raccontato ai congressisti della 50esima Settimana Sociale gli obiettivi, le finalità, le attività del lodevole progetto che combatte la disoccupazione in Italia.

Don Mario Operti è stato l'ideatore del Progetto. Convinto che la Chiesa dovesse stare dentro il problema della disoccupazione giovanile con sollecitudine e amore, il 14 dicembre del 1995 invitò i Direttori nazionali e quelli delle Diocesi del Sud degli uffici di Pastorale sociale e del lavoro, di Pastorale giovanile e della Caritas a Policoro, città in provincia di Matera. Nasce così il nome di questo progetto.

A raccontare nel dettaglio l'iniziativa a Trieste è stato Domenico Smimmo, formatore nazionale del Progetto Policoro senior da 1 anno e 4 mesi.  Ad ACI Stampa ha commentato: "Don Mario Operti per provare a combattere la disoccupazione al Sud decide di fare un progetto che organico, un progetto integrale. Nasce così questa intuzione, quella di mettere insieme queste tre pastorali e investire nel cuore e nell'intelligenza delle persone, perchè non esistono magie per creare possibiltà concrete di lavoro".

"L'obiettivo è quello di animare le comunità territoriali su Vangelo, lavoro e giovani. Un messaggio di speranza che si incarna nella realtà giovanile. Un alternativa al lavoro come sfruttamento, sensibilizzare la comunità ad una nuova cultura del lavoro, lavoro come protagonismo giovanile. Proviamo ad orientare i giovani nel mondo del lavoro, imprenditoriale e dipendente", aggiunge Smimmo.

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Ma come è possibile in maniera pratica tutto questo? Spiega il formatore Smimmo sempre ad ACI stampa: "Gli animatori vanno nelle parrocchie, nelle associazioni cristiane, nelle scuole e insegano i giovani a fare un cv , a fare un colloquio, insegnano loro come si cerca un lavoro... poi abbiamo una rete di 12 realtà nazionali come Confartigianato, Azione Cattolica, Salesiani per il sociale che negli anni hanno accompagnato le diocesi. Gli animatori di comunità sono giovani tra 20 e 30 anni che hanno un mandato triennale e vengono formati per spendersi a loro volta per gli altri ragazzi. E' bello perchè da 30 anni viviamo un protagonismo giovanile, l'idea di dire paghiamo dei giovani per formarsi e essere sentinelle per gli altri. Valorizziamo ciò che è stato fatto per fare ancora meglio. Ci sono arrivate anche dall'estero delle richieste del format. Speriamo al meglio per il futuro!".

"Se sei già un'impresa, un libero professionista o un'associazione che condivide la missione di creare opportunità di lavoro dignitoso e desideri partecipare attivamente a questa iniziativa, puoi prendere contatto con la tua diocesi o scrivere direttamente a gesticoncreti@progettopolicoro.it. Unisciti agli altri Gesti Concreti per creare un impatto positivo e contribuire alla crescita delle comunità locali!", questo l'invito che troviamo sul sito ufficiale del Progetto Policoro.